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Palermo, Mirri: “Ecco il mio progetto, ho un club come modello. Centro sportivo e Stadio…”

Lunga ed interessante intervista a cuore aperto al presidente e comproprietario del Palermo, Dario Mirri. L’imprenditore pubblicitario illustra strategie e progetti del club rosa...

Mediagol22

Il progetto di Dario Mirri.

Il patron del nuovo Palermo ha le idee chiare sul futuro dei rosanero. Nel corso dell'intervista concessa al quotidiano la Repubblica, il presidente del club di Viale del Fante ha cercato di spiegare come intende conciliare le aspirazioni da tifoso e quelle da imprenditore: “Si può conciliare la passione con il lavoro. Guardi l’Atalanta e il presidente Percassi. Lui è un tifoso, ma è soprattutto un imprenditore e la sua società è all’avanguardia. Essere tifoso non esclude l’essere imprenditore. Il Palermo di oggi rappresenta una opportunità imprenditoriale nella quale io ho investito i miei soldi. All’indomani della presentazione della nuova società ho parlato con il mio avvocato per avviare l’iter per la realizzazione del centro sportivo. Questo è l’unico ambito nel quale sono pronto a fare un investimento importante. Mi spiego meglio: acquistare un campione è importante per la squadra ma non è un investimento. Investire significa realizzare una fabbrica e, nel nostro caso, la fabbrica è il centro nel quale far crescere i campioni del futuro. Le dirò di più. L’eventuale investimento dell’azionariato popolare sarà interamente destinato alla realizzazione del centro sportivo”.

Mirri si sofferma anche sul tema azionariato popolare, un progetto che deve ancora prendere forma a seguito delle diverse proposte ricevute dalla società: “Quando ho detto che i veri tifosi del Palermo siamo 5mila l’ho fatto per lanciare una sfida. Il nuovo Palermo deve fondarsi sul senso di appartenenza. Non importa quanto riusciremo a raccogliere dall’azionariato popolare, la cosa importante è che ci siano tante teste a partecipare alla nuova società. Il nuovo Palermo lo si deve pensare in chiave di collettivo”.

E sullo sfondo dei nuovi progetti, l'amore profondo per il ‘Renzo Barbera’: “Non sarebbe ragionevole fare lo stadio quando prima devi fare il centro sportivo. Sarebbe solo una speculazione. Piuttosto io penso ad un “Barbera” con un restyling e soprattutto sogno uno stadio senza barriere. La nostra è una tifoseria civile e sono sicuro sia pronta. A questo proposito ho già avviato i contatti con la questura per uno stadio senza barriere”.

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