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Palermo-Marsala 3-1: lampi, stenti e sofferenza. Prima gioia rosa del 2020 al Barbera! Perla Silipo per il tris

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PRIMO TEMPO - Il guizzo di Lucera a Marsala, all'alba della nuova avventura del Palermo in Serie D, fu il primo step di una striscia strepitosa che lanciò gli uomini di Pergolizzi in vetta alla classifica. Dieci vittorie consecutive che mandarono in orbita la compagine rosanero, prima dello stop interno contro il Savoia, il frangente di progressivo appannamento, il margine di vantaggio quasi totalmente dilapidato nei confronti della formazione campana.

Oggi, al Renzo Barbera, proprio contro la squadra lilibetana, la capolista prova a ripartire di slancio dopo un finale del girone di andata marcatamente al di sotto delle aspettative. Il campionato riprende dopo la sosta natalizia ed il Palermo si presenta all'appuntamento con la prima giornata di ritorno con il collaudato 4-3-3.

Assenza pesante in cabina di regia quella di Malaury Martin, ai box per un fastidio muscolare, chance importante dal primo minuto per Juan Mauri. Indisponibile il lungodegente Santana, forfait in extremis per Sforzini, in panchina scalpita il nuovo arrivato, scuola Roma, Andrea Silipo. Pelagotti tra i pali, Doda e Vaccaro esterni bassi, Crivello-Lancini tandem di centrali nel cuore della retroguardia. Mauri playmaker con Martinelli e Kraja intermedi in mediana, tridente composto dagli aculei Felici e Ficarrotta a sostegno del bomber Ricciardo.

La formazione guidata da Terranova si dispone per l'occasione con un serrato e denso 3-5-1-1 con Padulano elastico alle spalle dell'unico terminale offensivo, l'ex rosanero Balistreri. Proprio il centravanti nato nel capoluogo siciliano spaventa Pelagotti con un'incornata che non centra per poco il bersaglio. Il Palermo risponde con una punizione dai 18 metri firmata Juan Mauri: destro a giro dell'argentino che si alza di poco sopra il sette. Il Marsala riesce a restare corto e compatto tra le linee a protezione della propria area di rigore, ripartendo con ordine e buona linearità nella circolazione della sfera. Un bel cambio di fronte di Lorefice trova pronto Rizzo che, approfittando di un'incertezza di Doda in copertura, scaglia un destro che scuote l'esterno della rete da ottima posizione.

Ficarrotta, da ex di turno, vive una giornata speciale sul piano psicologico e motivazionale. L'attaccante esterno si produce in un assolo brillante in ripartenza, chiudendo lo slalom in dribbling con un mancino secco dal limite che chiama Russo ad un intervento non semplice. Un'azione da flipper in area ospite, originata da una sortita di Martinelli sull'out mancino, viene chiusa in rete proprio dall'ex Brescia, ma il direttore di gara invalida la segnatura per un precedente offside. La capolista vive di sporadiche fiammate ma fa oggettivamente fatica a conferire coralità, fluidità ed intensità alla sua manovra. Gli ospiti coprono il campo con ordine, sincronia e sostanziale efficacia, la profondità è di fatto ridotta al minimo per gli uomini di Pergolizzi che stentano a trovare interspazi e direttrici di passaggio ficcanti in verticale. I padroni di casa si allungano spesso e non ricompongono tempestivamente la densità in fase di non possesso, il Palermo si espone sovente alle ripartenze del Marsala che orchestra bene le sue trame fino alla trequarti, vanificando il tutto all'atto della rifinitura. Servirebbe un episodio decisivo alla compagine rosanero per sbloccare un match palesemente complicato.

Il fato tende la mano al Palermo di Pergolizzi: Martinelli lancia l'ultimo assalto e scaglia un cross da sinistra, Kraja si vede murare il destro al volo, Felici si avventa sulla sfera vagante e viene steso in area. L'arbitro decreta un calcio di rigore apparso piuttosto solare: Juan Mauri scaccia i fantasmi con un'esecuzione fredda e chirurgica. Palermo che chiude in vantaggio di misura il primo tempo.

SECONDO TEMPO -  La ripresa inizia come peggio non potrebbe per i padroni di casa. La linea difensiva rosanero si addormenta letteralmente su un lancio di quaranta metri ampiamente leggibile e si fa beffare dallo scatto felino di Padulano, Pelagotti esce alla disperata, il trequartista ospite lo anticipa e si guadagna il penalty dopo il contatto con il portiere rosanero. Balistreri non trema dagli undici metri e rimette subito il match in parità. Il Palermo accusa psicologicamente il colpo e ripiomba bruscamente nella complessità di un match ostico ed equilibrato al netto dell'evoluzione del punteggio. Pergolizzi richiama un opaco Kraja e cerca linfa vitale nel dinamismo di Langella. 

Un buon break di Martinelli origina una ripartenza potenzialmente pericolosa, Ficarrotta crea la superiorità numerica in dribbling ed assiste Felici che si vede smorzare il destro da buona posizione. Il Marsala fiuta gli imbarazzi della capolista e prende coraggio: la punizione di Candiano è velenosa e Pelagotti deve distendersi alla sua destra per evitare guai.

Doda prova a suonare la carica con un a bella percussione a destra, sul corner susseguente calciato da Ficarrotta, Ricciardo e Lancini si ostacolano e sprecano una chance molto ghiotta. Pergolizzi gioca la carta Andrea Silipo e richiama Mattia Felici in panchina: il pubblico di casa non gradisce e lo manifesta con dei fischi piuttosto sonori.

Il Palermo si dispone con una sorta di 4-3-1-2 con il gioiellino della cantera romanista vertice alto a sostegno della strana coppia Ficarrotta-Ricciardo. Neanche il tempo di testare gli effetti del nuovo assetto sul terreno di gioco che il Palermo trova il vantaggio. La mossa di Pergolizzi nella fattispecie ha ben poca attinenza: l'uscita difettosa di Russo, su un cross innocuo, regala a Langella una palla comoda da controllare e spingere in rete con l'esterno del collo destro. Esultanza rabbiosa del numero 33 rosa ed immediato contrordine strategico dalla panchina: Pergolizzi ridisegna la squadra con il 4-2-3-1.

L'ultimo scorcio di gara non offre spunti degni di particolare rilievo. Il nuovo vantaggio ha l'effetto di uno psicotonico per i padroni di casa, quanto meno sul piano dell'intensità agonistica e del dinamismo. Silipo e Ficarrotta rimangono tra i più vivaci, ma l'azione offensiva rosanero vive di sporadici lampi, figli di giocate individuali più che di trame organiche e corali.

Pergolizzi richiama Ricciardo e inserisce Accardi, varando di fatto una difesa a cinque per blindare il punteggio. 

Le castagne dal fuoco,unitamente ai patemi legati al forcing marsalese in pieno recupero, le toglie al tecnico rosanero l'ultimo arrivato.

Andrea Silipo si produce in un articolato assolo palla al piede, temporeggia sull'esterno, per assenza di opzioni di giocata alternative, punta il diretto avversario e disegna una parabola beffarda che beffa Russo, bacia il palo e gonfia la rete chiudendo i conti. Soluzione balistica probabilmente fortuita e non del tutto voluta. Un cross divenuto magia strada facendo, che mette di fatto in cassaforte i tre punti al Palermo.

Un premio all'intraprendenza del primo colpo di mercato della sessione invernale di mercato del binomio dirigenziale Sagramola-Castagnini: Silipo non poteva immaginare un esordio più fulgido in maglia rosanero nel suggestivo scenario del Renzo Barbera.