Ieri per la prima volta Roberto Boscaglia ha schierato la squadra a tutto campo.
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Palermo, le parole chiave di Boscaglia: linea alta e sincronia. Silipo il jolly del tecnico rosanero
Roberto Boscaglia delinea il suo Palermo dal ritiro a Petralia Sottana
Il tecnico siciliano, dal ritiro a Petralia Sottana, sta iniziando a delineare il suo Palermo. Un tentativo agli albori, dato che in rosa mancano ancora tanti tasselli, ma che serve all’allenatore per trasmettere alla squadra le sue idee e comprendere le potenzialità dei suoi giocatori. L’undici indicativo, ad oggi, è un 4-2-3-1, complici le lacune a centrocampo. In difesa, a causa dell’infortunio di Masimiliano Doda, ad occupare la fascia destra nei prossimi giorni sarà Andrea Accardi. Al centro ad affiancare Edoardo Lancini è il neo-acquisto Ivan Marconi. Dall’altra parte, invece, Roberto Crivello. A centrocampo, dato il forfait di Alessandro Martinelli, restano solo Malaury Martin e Andrea Palazzi. Uno schieramento all’occorrenza trasformabile in un 4-2-4. In assenza di un trequartista, infatti, il tecnico ha provato Roberto Floriano e Nicola Valente sulle fasce con Mario Alberto Santana e Andrea Saraniti al centro. Nell’ipotesi col trequartista, invece, c’è stato spazio anche per Andrea Silipo. Il giovane attaccante, che ha anche segnato nel corso della partitella nove contro nove, è un jolly che l’allenatore siciliano sta ancora studiando.
Roberto Boscaglia, come evidenzia l’edizione odierna del Giornale di Sicilia, ha dunque le idee chiare: linea alta, portiere fuori dai pali e movimenti sincronizzati. In questi giorni si sta cercando inoltre di perfezionare gli automatismi in difesa, reparto ad oggi più completo, specialmente nel caso in cui un terzino dovesse scalare: “linea bloccata per preservare la discesa del tornante”, si legge.
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