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Palermo, la verità dei gestori degli ex store ufficiali: “Mai elemosinato collaborazioni. Ecco cosa è successo, le promesse della società e la diffida…”

I gestori del Palermo Football Store raccontano quanto accaduto nei mesi scorsi a seguito degli iniziali contatti con la nuova società

Mediagol22

La società non collaborerà con i gestori degli ex store ufficiali.

Santino Spuria, titolare del Palermo Football Store, aveva annunciato ieri di avere ricevuto il divieto da parte della società di rivendere il merchandising del nuovo Palermo presso i propri punti vendita. Gli ordini relativi ai nuovi prodotti Kappa, infatti, sono stati rigettati. La società ha comunicato che il motivo di tale scelta adduce alla volontà di gestire direttamente le vendite, tuttavia nuovi particolari riguardo al mancato accordo tra le parti sono emersi quest’oggi.

I gestori degli ex store ufficiali, infatti, attraverso un lungo post pubblicato sulla loro pagina Facebook, hanno raccontato passo per passo quanto accaduto nei mesi scorsi, dagli incontri con la nuova proprietà al netto ‘no’ di quest’ultima. Di seguito il messaggio.

Scriviamo questo nostro secondo comunicato rivolto ad informare tutti i nostri clienti che ci seguono da 10 anni. Abbiamo ricevuto tantissimi messaggi e telefonate e questo oltre ad averci emozionato è il motivo per cui va scritto questo comunicato. Per prima cosa permetteteci di rivolgerci a quelli che scrivono (per fortuna pochi) che magari stiamo rosicando perché la nuova società non ci ha scelti come store ufficiali e che sono liberi di commercializzare i loro prodotti come vogliono. State toppando! Uno perché non abbiamo mai chiesto ne alla vecchia società e nemmeno alla nuova una collaborazione.Non abbiamo mai elemosinato di lavorare con qualcuno e mai lo faremo, non abbiamo chiesto amicizie, o amici di per collaborare con un fornitore o con qualsiasi altra società. Abbiamo iniziato il nostro percorso da soli quasi 10 anni fa. Nel 2014 siamo stati contattati dal Palermo Calcio per una eventuale collaborazione con loro. Li abbiamo ascoltati e abbiamo trovato l’accordo dopo soli 5 minuti. Un sogno per un tifoso lavorare insieme alla società per cui si tifa. Non c‘è cosa più bella a livello lavorativo essere scelti in base alla professionalità e al servizio che si offre. Quindi cari invidiosi non si può rosicare per una cosa che non abbiamo nemmeno chiesto....! Andando invece alla gente che ci vive da 10 anni, alla gente che da giugno ci incoraggia ad andare avanti, alla gente che ha apprezzato la gentilezza e la disponibilità del nostro staff , del nostro lavoro. È giusto rivolgerci a loro e solo a loro e dire le cose come sono andate. A fine luglio il nostro titolare riceve una telefonata da parte di un consulente al marketing della SSD Palermo. Vuole conoscerci e ci invita in sede della Damir. Il nostro titolare accetta l’invito e comunica che appena arrivato a Palermo sarebbe stato disponile ad incontrarli. Arrivato a Palermo la mattina dello sfratto allo stadio si reca immediatamente allo store perché i vigili stavano provvedendo alla chiusura del negozio.

In questa occasione chiediamo personalmente al sindaco la possibilità di una deroga visto che non avevamo avuto nessuna comunicazione ufficiale, almeno il tempo di svuotare il negozio e di vendere gli ultimi prodotti. Il sindaco gentilmente ci dice che dobbiamo rivolgerci alla nuova società in quando assegnataria dello stadio.

In questa occasione abbiamo modo di conoscere l’amministratore delegato del Palermo. Il nostro titolare si presenta e ne nasce una lunga chiacchierata. Quest’ultimo ci invita ad andare lunedì prossimo in sede della Damir per discuterne su un’eventuale collaborazione, ci anticipa che avevano scelto Kappa e che quel giorno stesso ci sarebbero stati anche alcuni rappresentanti dell’azienda torinese.

Gli rispondiamo che era già previsto un appuntamento per venerdì con il loro consulente marketing.

Ci risponde.: ah bene allora ci vediamo domani. Si presentano all’appuntamento il nostro titolare e il fratello. Si discute e si scambiano vedute su tanti aspetti commerciali e non. Ci presentano il presidente Mirri a cui diciamo con la massima sincerità: ‘Auguri presidente ha realizzato il sogno di ogni tifoso palermitano‘.

Lui ci risponde di pazientare, che stavano chiudendo con Kappa e che per noi sarebbe stato ancora meglio rispetto al passato in quanto stavano cercando si sviluppare ancora di più il merchandising. Lo salutiamo e torniamo nell’altra stanza, dove vista la nostra massima collaborazione e la bella armonia (pensavamo) l’amministratore delegato dice: ’Santino ti dispiace dare una mano a Roberto per la registrazione del logo? Tu magari su alcune cose potresti aiutarci’. E con la massima disponibilità e senza scopo accettiamo e segnaliamo alcune categorie merceologiche e diamo qualche consiglio. Bene, finisce lì e prima dei saluti il consulente al marketing ci dice che non è il caso di incontrarci lunedì perché è giusto che parlassero di cose loro private e che noi ci saremmo sentiti martedì. Lunedì riceviamo una telefonata dal consulente marketing dove ci dice che i dirigenti Kappa volevano incontrarci. Il titolare si trovava in un altro punto della città e visto che loro dovevano prendere l’aereo non è stato possibile. Dopo qualche giorno scriviamo a Mirri se era possibile venirci incontro per lo sfratto allo stadio concedendoci magari un periodo breve per poter fare fuori la merce. Mirri ci scrive un bel messaggio dove dice che è dispiaciuto che non può aiutarci nell’immediato e che ritiene che il nostro titolare possa essere una risorsa per il Palermo, che sicuramente a settembre si sarebbe fatto sentire. Bene a settembre si è fatto sentire davvero però con una diffida da parte dei loro avvocati. Esattamente il 5 settembre, diffida via pec che però noi leggiamo solo il 20 o 21 settembre. Ci diffidano perché abbiamo commercializzato un loro prodotto senza nessuna autorizzazione. Ma cosa ancora più importante ci diffidano a commercializzare ogni qualsiasi prodotto riconducibile alla SSD Palermo e a non creare confusione con la loro società. Rimaniamo sconcertati...! Perché qualsiasi sia la motivazione visti i due inviti, visto il messaggio ricevuto e soprattuto vista la nostra disponibilità sarebbe stato secondo noi più carino ricevere una telefonata, un messaggio. Sul primo punto della diffida diciamo che si riferiscono alla maglia gara messa in vendita come prenotazione in quanto giorni prima avevamo fatto ordine a robe di Kappa e loro avevano già presentato alla stampa la seconda e terza maglia al Barbera e tramite sito avevano presentato anche la prima. Quindi così come altri negozi avevamo dato ai tifosi la possibilità di prenotarla. Sul secondo punto nei nostri negozi non c’erano e non ci sono attualmente prodotti con il loro marchio in quanto ad oggi nessun licenziatario ha prodotti in pronta consegna. Sulla confusione diciamo che siamo nati come store di prodotti Palermo prima di loro e da quasi 10 anni. Ma non finisce qui. Kappa ad agosto ci manda catalogo e prezzi, ci dice di fare l’ordine , lo facciamo e si complimentano in quanto era l’ordine più importante della città. Alla diffida, la famiglia del nostro titolare vuole che si risponda con gli avvocati visto che loro hanno preso quella strada. Ma il nostro titolare decide ancora una volta di prendere la strada del dialogo, del confronto e chiama Mirri. Chiedendo spiegazione della diffida, chiedendo il perché di alcuni punti e perché non vogliono vendere a noi e agli altri privati della città sì. Chiedete a lui cosa ci ha risposto...! Dopo quasi un mese, ci chiama il rappresentante Kappa dicendo che a noi non possono vendere. Nella stessa giornata un altro licenziatario ci conferma che il Palermo li autorizza a distribuire i prodotti in città vietando solo noi. Avremmo tante cose da dire, perché questo gesto potevamo aspettarcelo da altre gestioni, altre società. Ognuno è libero di aprire 10, 100, 1000 negozi, di commercializzare il prodotto come meglio crede ma questo gesto ha significato per noi chiusura di alcuni punti vendita. Non avremmo mai scelto le vie legali, perché siamo stati sempre per il dialogo, per il confronto e perché a volte riteniamo che sia bello avere un certo tipo di approccio anche se si parla di affari, di commercio.

Noi abbiamo fatto due comunicati e non ne faremo più, ovviamente abbiamo dovuto contattare degli avvocati perché dobbiamo difenderci e tutelarci. Chiediamo a tutti per favore di avere rispetto prima di scrivere, prima di giudicare perché qui non si parla solo di commercio, di lavoro, qui si parla di passione e di tanti tanti sacrifici.

Se per la SSD Palermo meritiamo questo va bene così, non è un problema. Ma vi abbiamo voluto informare perché voi avete il diritto di sapere dopo tanti anni che ci seguite.

Così come voglio informarvi di una cosa. Il friulano, così come molti oggi lo chiamano e gli ex dirigenti del Palermo hanno sempre apprezzato il nostro lavoro. Ma la cosa più importante è che negli ultimi anni, quelli più difficili, ci sono venuti incontro dimezzando le loro percentuali sulla nostra vendita. Saremo impopolari ma le cose vere e giuste vanno dette. Così come hanno sempre dato l’opportunità a tutti gli altri negozi di Palermo di vendere i loro prodotti. Infine vogliamo parlare solo di voi. Vogliamo dirvi grazie e ancora grazie per averci scelto in tutti questi anni. Grazie a tutti quei clienti che sono diventati amici, grazie a tutti quei clienti che hanno condiviso con noi partite allo stadio, trasferte e tanto tanto altro. Siamo stati fieri di offrirvi questo servizio. Siamo fieri e lo diciamo dopo tanti anni di lavoro dietro le quinte di aver realizzato a Palermo cose che prima non esistevano. Scusateci se abbiamo sbagliato in qualcosa, ma il nostro staff ha sempre cercato di essere educato e disponibile con tutti voi. La soddisfazione più grande siete stati voi, il tempo e i fatti non possono negare quello che abbiamo fatto in tempi difficili e dove nessuno investiva per il Palermo. Grazie anche a tutti gli ex calciatori e dirigenti che ci stanno inviando messaggi di solidarietà e stima. Grazie a Puma, Joma e Legea per aver collaborato con noi. Grazie agli ex Chimenti, Biffi, Magherini, il mitico Corini che sono venuti da noi per passare delle belle giornate senza ricevere nessun compenso. Per noi non è un bel momento, per noi è il periodo amaro del nostro lavoro e della nostra passione. Ma speriamo che torni il rosa, il dolce! Vi aspettiamo se vi fa piacere sempre in via Maqueda, abbiamo costruito un qualcosa di speciale, di bello dove tutti ci invidiano. Non so per quanto riusciremo a poterlo tenere perché abbiamo dei costi e saremo forse costretti a cambiare genere. Per tutti voi, per tutti noi auguriamo che il nostro Palermo torni in Serie A. Il Palermo è nostro e faremo a gara a chi è più tifoso e quindi chiudiamo con un FORZA PALERMO SEMPRE. Grazie per tutto”.

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