Continua a fare discutere il ritorno di Fabrizio Miccoli al "Renzo Barbera".
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Palermo, il comunicato del club dopo le polemiche sul ritorno di Miccoli al “Barbera”: “Nessuna ambiguità, condanniamo la malavita”
Il comunicato dell'SSD Palermo relative alle recente polemiche sul ritorno dell'ex bomber rosanero, Fabrizio Miccoli, al "Renzo Barbera"
Mancano ormai poche ore all'attesissima amichevole tra l'SSD Palermo e le vecchie glorie rosanero che, questa sera, si sfideranno nel principale impianto sportivo del capoluogo siciliano. Per la prima volta gli uomini di Rosario Pergolizzi entreranno nella loro "nuova casa" per affrontare chi in passato ha fatto la storia di questo club. Un evento unico nel suo genere che ha riscosso grande successo tra i tifosi pronti ad accogliere, in gran numero, nuovi e vecchi giocatori del Palermo. Un clima di festa, quello venutosi a creare in questi giorni, interrotto dalle polemiche sollevate da parte della piazza rosanero per il ritorno di Fabrizio Miccoli al "Renzo Barbera". Diversi supporters del club siciliano, infatti, non hanno perdonato all'ex bomber rosanero le intercettazioni nell’ambito di un’inchiesta di mafia in cui lo stesso insultava più volte il Giudice Giovanni Falcone.
Polemiche a cui il club rosanero ha voluto risponde attraverso un comunicato diramato proprio pochi istanti fa:
"La SSD Palermo a r.l. e tutti coloro che la rappresentano e vi operano sono chiari e netti nel condannare la mafia e la malavita, nonchè il mancato rispetto della legalità in genere, quale che esso sia ed in qualsivoglia forma si presenti.
Le condotte di Miccoli, quindi, per quanto caratterizzate da postume scuse o non ancora soggette a condanna definitiva fanno parte di una cultura che, non solo non è della realtà del nuovo Palermo, ma sono da questa Società e da tutti coloro che la rappresentano e vi operano nettamente combattute, avversate e contrastate.
La presenza di Miccoli alla partita con le vecchie glorie calcistiche del Palermo, allora, è solo una scelta dovuta al rispetto della storia calcistica della città; scelta lungamente dibattuta all'interno della Società e presa nel timore che, la decisione opposta, avrebbe significato falsare una verità storica sportiva (che di questo e di niente altro si tratta).
Nessun dubbio e nessuna ambiguità, dunque: piena condanna, da un lato, ed assoluto sostegno alle attività della Magistratura e delle Istituzioni, nella consapevolezza che tutti, anche la SSD Palermo, in tutto questo possono avere un ruolo, cercando di contribuire a cambiare sacche di incultura e mentalità capaci solo di frenare sviluppo e benessere per i cittadini e la nostra comunità. Ciò che ci sentiamo di potere dovere attuare senza timore alcuno, anche riconoscendo il merito, solo ed esclusivamente sportivo, a chi indubbiamente ed obiettivamente lo ha acquisito".
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