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serie d
"Per quattro anni hai vestito i colori rosanero e la Favorita è stata la tua casa, avrò l'onore di entrare per la prima volta nel tuo stadio da giocatrice con i colori azzurri".
Con queste parole Roberta Aprile, portiere della nazionale azzurra femminile, aveva raccontato le sue emozioni alla vigilia della gara del Barbera tra l'Italia e la Bosnia Erzegovina, gara vinta delle ragazze guidate da Milena Bertolini per 2-0.
Tale padre, tale figlia. Papà Luca giocava nel Palermo e Roberta Aprile ha esordito in azzurro proprio al "Barbera": "E infatti più che tale padre tale figlia spero proprio che faccia meglio del padre - ha raccontato Luca Aprile ai microfoni de La Repubblica - e in effetti lo sta già facendo, gioca nell'Inter ed è arrivata in Nazionale: deve continuare così. Tutti i papà vorrebbero provare emozioni così".
La giovane portiere della Nazionale milita nell'Inter: "Una volta ha detto che andava a giocare a calcetto e ce la siamo ritrovata in Nazionale- rivela l'ex estremo difensore del Palermo -. Ci siamo sentiti prima e dopo la partita le avevo raccontato la mia prima volta alla Favorita col Siracusa nel 1987, avevo provato un'emozione incredibile e le avevo detto di cercare di mantenere equilibrio. Dopo la partita mi ha detto 'papà avevi ragione, è stato uno spettacolo'. Di solito il calcio femminile si gioca davanti a trecento o al massimo quattrocento persone. Entrare in uno stadio così e con quel calore dev'essere stato emozionante. Se l'aiuto? Di consigli tecnici non gliene dispenso, perché fra Inter e Nazionale di tecnici ne ha già molti e tutti preparati".
Infine Luca Aprile ha parlato del nuovo Palermo, squadra che milita nel capponato di Serie D e che ha incrociato al ritorno dei rosanero da Locri, dove la squadra di Pergolizzi ha affrontato il Roccella: "Ho rivisto tante facce amiche - ha concluso -. Il Palermo merita altri palcoscenici. È un peccato, ma credo che il nuovo club in un paio d' anni tornerà dove merita".
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