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Palermo, dai colori sociali al business plan triennale: ecco tutti i criteri dell’avviso comunale

Il punto sul bando comunale per la creazione del nuovo club rosanero

Mediagol97

L'avviso del Comune per la creazione del nuovo Palermo si basa principalmente sulla lista di documenti richiesti dalla Lega Nazionale Dilettanti per completare la domanda di iscrizione in sovrannumero al prossimo campionato di Serie D

Con queste parole l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia introduce il tema relativo al bando comunale per la creazione del nuovo club rosanero, spiegando come l'unica differenza stia sta nell'importo che riguarda il versamento da effettuare per ottenere la licenza, che nel bando comunale è indicato in 300 mila euro, mentre la Figc ha richiesto un assegno da un milione.

Per il resto, invece, gli adempimenti necessari sarebbero quelli già indicati all'interno dell'avviso con cui il Comune di Palermo ha praticamente dato il via alla consegna delle manifestazioni di interesse per il titolo sportivo dei siciliani. La prima parte del bando comunale si baserebbe sulle condizioni strettamente necessarie per la partecipazione alla corsa, senza le quali ogni candidatura andrebbe rigettata in modo automatico:

"La nuova società deve avere la denominazione «Palermo» e i colori sociali devono essere il rosa e nero, giusto per preservare l'identità della squadra dal punto di vista storico. Sarà condizione fondamentale la presenza dei requisiti di onorabilità e solidità finanziaria richiesti dal Comune: nel primo caso, i soci futuri e attuali negli ultimi cinque anni non devono essere stati proprietari, amministratori o dirigenti con poteri di rappresentanza federale in club esclusi dalla Figc. Inoltre, chi vorrà manifestare il proprio interesse, non dovrà aver riportato condanne per reati colposi superiori a 5 anni o condanne per reati contro il patrimonio, per bancarotta o per scandali calcistici".

Per ciò che concerne la solidità finanziaria, invece, sarà necessario presentare un business plan triennale che abbia come fini il ritorno tra i professionisti e lo sviluppo di attività giovanili e femminili, ed all'interno del quale sia presente anche una lettera di patronage da almeno un istituto di credito di primaria importanza nazionale o estera, con cui il soggetto interessato abbia rapporti economici da minimo un anno.

Le altre valutazioni del sindaco Leoluca Orlando si baseranno invece su dei criteri che non determineranno alcuna esclusione, ma soltanto un parere positivo. Due su tutti: "La disponibilità a concedere almeno il 10% delle quote ad una rappresentanza dell'azionariato popolare e la partecipazione di soggetti che non siano già proprietari di quote di altre società calcistiche del panorama professionistico. A questi, ma è una formalità, si aggiunge il paletto relativo alle modalità di coinvolgimento dell'amministrazione comunale".

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