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Palermo, Beppe Accardi senza filtri: “Cessione del club? Con un milione dovrebbero dire grazie. Rimpiango Zamparini, con lui si è visto il calcio vero”

Mediagol93

Le parole dell’agente Fifa palermitano in merito al delicato momento attraversato dal club rosanero

Parola a Beppe Accardi.

Continua a tenere banco la questione relativa alla possibile cessione del Palermo FC da parte dell'attuale presidente e socio di maggioranza del club rosanero, Dario Mirri. 15 milioni, secondo le prime indiscrezioni emerse dalla stampa specializzata, la richiesta di base per l'intero pacchetto azionario della società di Viale del Fante.

Una notizia che, sebbene in qualche modo prevedibile, ha scosso e creato grande fermento in seno all'ambiente rosanero, tornato nuovamente a interrogarsi su quale futuro attenderà il club di Viale del Fante, rifondato nell'estate del 2019 sotto l'egida della controllante Hera Hora, dopo il fallimento della vecchia proprietà avvenuto lo stesso anno. Una questione spinosa analizzata dall'agente Fifa palermitano ed ex calciatore rosanero, Beppe Accardi, nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di "Tuttomercatoweb".

“Era già tutto scritto a suo tempo. Si sapeva che sarebbe finita così. Ma sento parlare di una valutazione di quindici milioni per vendere... se pagano un milione in Serie C la proprietà dovrebbe dire grazie e andare via. Lo Spezia in A è stato venduto circa 20 milioni, una squadra di C non può valerne 15”.

Beppe Accardi, che nel periodo Zamparini stava lavorando come profilo collettore al passaggio di consegne al facoltoso fondo americano York Capital, ha infine ammesso che non riproverebbe a fare quanto fatto in passato: "No. Perché ho scoperto che a Palermo i problemi sono più politici che sportivi. Meglio lasciar perdere. E mi dispiace. Invece a Catania si è presentato Tacopina e stanno mettendo a posto le cose. A Palermo è tutto più complicato. Si parla tanto di una proprietà con valori come l’appartenenza, ma ricordiamoci che a lato del cuore c’è sempre il portafoglio e oggi è tutto più evidente. Con il fallimento del Palermo ci ho rimesso tanti soldi. Ma se sono intellettualmente onesto dico che il calcio vero la mia città lo ha visto con Zamparini. Inutile nascondere la verità, quei tempi sono da rimpiangere. La storia quando la vivi non mente mai”.