venezia

Palermo: arrestati due ultras per aver aggredito dieci tifosi del Venezia. I dettagli

I due ultras sono accusati di avere aggredito lo scorso 10 giugno dieci tifosi del Venezia che, arrivati a Palermo per assistere alla gara valida per le semifinali di ritorno dei play-off di Serie B al "Renzo Barbera", stavano pranzando in un bar...

Mediagol97

Violenza non solo all'interno degli stadi.

La Polizia di Stato ha arrestato Antonio Quaranta, palermitano di 29 anni e Agostino De Luca, di 33 anni, accusati di violazione alle prescrizioni del Daspo e denunciati in stato di libertà anche per i reati di rissa, danneggiamento, possesso di oggetti atti ad offendere e travisamento in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Secondo quanto riportato da BlogSicilia.it, i due individui in questione sono accusati di avere aggredito lo scorso 10 giugno dieci tifosi del Venezia che, arrivati a Palermo per assistere all'incontro valido per le semifinali di ritorno dei play-off di Serie B allo Stadio "Renzo Barbera", stavano pranzando in un bar sito in piazza Duomo a Terrasini (in provincia di Palermo).

I due appartenenti a dei gruppi ultras volevano "vendicarsi" dell'aggressione avvenuta a Venezia da parte di un gruppo di tifosi della squadra veneta. Gli agenti della digos, grazie alle testimonianze di alcuni commercianti e residenti della zona e la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza attorno alla suddetta piazza, sono riusciti ad individuare i due palermitani che insieme ad un altro gruppo di tifosi, tutti incappucciati, hanno iniziato a lanciare oggetti contro i sostenitori della squadra avversaria.

De Luca e Quaranta erano sottoposti già a Daspo, provvedimenti emessi dal questore Renato CorteseAntonio Quaranta era stato denunciato il 13 dicembre del 2016 per violenza privata dopo l'incontro di Serie A tra Palermo e Milan. Mentre Agostino De Luca era stato denunciato lo scorso 30 aprile per lancio di materiale pericoloso nel corso della sfida valida per il torneo cadetto tra Palermo e Bari. Si attende adesso la convalida.

Di Valerio Cracchiolo