La memoria.
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Palermo: 28 anni fa la strage di Capaci. Sorrentino: “Per non dimenticare mai!”
L'ex portiere rosanero ricorda il tragico attentato compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 dove vennero uccisi il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesco Morvillo e gli uomini della sua scorta
Il 23 maggio per la città di Palermo è un giorno molto particolare. Ventotto anni fa, infatti, vi fu la scomparsa di Giovanni Falcone, morto in un attentato compiuto dalla mafia contro il giudice nei pressi di Capaci, in cui persero la vita anche la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
"Giovanni è morto per salvare la democrazia dal pericolo che rappresentava e rappresenta la mafia - ha raccontato qualche giorno fa Maria Falcone ai microfoni di Sud Reporter -. Lui non ci ha lasciato solo questo messaggio ma anche quello di un uomo che credeva in determinati valori, metteva al primo posto democrazia e compimento del proprio dovere”.
A ricordare la scomparsa del giudice palermitano anche l'ex portiere e capitano del Palermo, Stefano Sorrentino, che sul suo profilo Instagram ha scritto: "Per non dimenticare MAI!".
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