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Palermo, 24 ore di caos: dal CdA alle proteste dei tifosi, l’incontro con la De Angeli…

De Angeli: "Da 32 anni nel mondo del calcio, da 17 iscrivo il Palermo ai campionati ma non è mai successo qualcosa del genere"

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"di Maria Chiara Ferrara

Un tumulto dopo l'altro, il Palermo affonda nel caos.

Il club del capoluogo siciliano sta vivendo momenti turbolenti: dalla mancata iscrizione alla prossima stagione in cadetteria, alle ultime ore di attesa della verità sulle sorti dei rosanero. Lo scorso 24 giugno, termine perentorio imposto a tutte le società della Serie B entro il quale il Palermo avrebbe dovuto perfezionare l'iscrizione al campionato cadetto, infatti, la società non ha presentato alla Lega la documentazione necessaria a garantire la partecipazione al campionato di seconda divisione italiana. Tra presunti problemi tecnologici e una fideiussione che non risulta essere mai stata emessa da Lev Ins, istituto bulgaro designato, in base alle dichiarazioni rilasciate dalla dirigenza non è ancora chiaro come stiano davvero i fatti. Nel frattempo, il Palermo Calcio sprofonda nel baratro, in balia dell'incertezza e con alle spalle l'ombra degli adempimenti, burocratici ed economici, ancora da espletare.

Questa mattina Salvatore Tuttolomondo si sarebbe recato a Roma al fine di risolvere il problema "fideiussione", dopo l’inconveniente avvenuto con la EVC Intermediarie Assicurazioni di Carlo Camilleri, società che avrebbe dovuto, di concerto con la A. S.  Broker di Alessandro Santi, produrre la fideiussione con la società bulgara Lev Ins. Il direttore finanziario di Arkus Network, quindi, si sarebbe prodigato per riuscire ad ottenere la polizza fideiussoria nel più breve tempo possibile e consegnare alla Lega la domanda di iscrizione completa, sperando, a questo punto, che essa possa essere recepita, nonostante i termini siano ormai scaduti da oltre ventiquattro ore e le speranze per giocare la Serie B siano ormai minime.

Nel frattempo, presso gli uffici di Viale del Fante, si è svolta una riunione tra il direttore generale Fabrizio Lucchesi, l’amministratore delegato Roberto Bergamo e il presidente del Palermo Alessandro Albanese al fine di discutere delle condizioni in cui versa la società. In serata, in particolare, avrebbe dovuto avere luogo un Consiglio di Amministrazione per verificare conto economico e budget del club siciliano, nonché lo stato degli adempimenti, burocratici ed economici, che sarebbero dovuti essere espletati entro il 24 giugno scorso. La riunione, tuttavia, è stato rinviata alle 12.00 di giovedì 27 giugno. Il presidente dei rosanero, Alessandro Albanese, si è detto preoccupato per le sorti della società, che nelle prossime ore sarà sottoposta a ulteriori controlli da parte della Deloitte, un’azienda di servizi di consulenza e revisione che farà visita nelle sedi del Palermo Calcio per conto della Covisoc.

Nel corso della giornata, presenti al "Renzo Barbera", anche i tifosi rosanero, che si sono radunati nel piazzale antistante lo Stadio al fine di far sentire la propria pressione alla proprietà. I presenti, soprattutto attraverso dei cori, hanno richiesto con fermezza di conoscere la verità in merito a quanto accaduto e di ottenere rispetto da parte della dirigenza. Il direttore generale Fabrizio Lucchesi e l'amministratore delegato Roberto Bergamo, in tutta risposta, hanno dribblato i contestatori e, nel pomeriggio, si sono allontanati dalle sedi di Viale del Fante attraverso un'uscita secondaria, venendo scortati dalla Digos, scatenando il malumore della piazza. In serata i due si sarebbero avviati verso l'aeroporto del capoluogo siciliano e avrebbero lasciato la città in direzione Roma.

A non sfuggire all'incontro con i tifosi, oltre al presidente Alessandro Albanese che nel pomeriggio ha rilasciato alcune dichiarazioni, anche Daniela De Angeli. La direttrice amministrativa rosanero, infatti, si è confrontata con coloro che erano presenti e, insieme a loro, ha ripercorso i turbolenti ultimi mesi vissuti dal club di Viale del Fante. In particolare, la ex presidente ha ribadito che la dirigenza aveva da tempo la volontà di vendere e che, in molti, si sono avvicinati per delle trattative: da Enrico Preziosi (verso cui premeva il direttore sportivo Rino Foschi e la cui famiglia sembrava a un certo punto pronta ad acquisire le quote societarie) a Massimo Ferrero (che avrebbe voluto incontrare gli esponenti dei siciliani prima dell'iscrizione, ma che poi non era più apparso realmente disposto a correre in loro aiuto).

Qualche contestatore, invece, ha manifestato il proprio rimpianto verso la mancata cessione a York Capital: "York Capital voleva darci un milione e 250 mila euro, star ferma e non vendere senza fornire alcuna garanzia", questa la risposta della responsabile amministrativa. Poi, le quote sono infine approdate nelle mani dei fratelli Tuttolomondo: "Non li conoscevo, mi hanno presentato una garanzia e quindi ho ceduto a loro le quote del club". In base alle ultime vicissitudini, sembra essere seriamente compromessa la loro credibilità e una eventuale mancata iscrizione al campionato di Serie B comprometterebbe la loro permanenza a Palermo in qualità di proprietari. Proprio sulla mancata iscrizione si è espressa la De Angeli: "Abbiamo preparato tutti i documenti per l'iscrizione al campionato, ma poi non abbiamo avuto più notizie (dai Tuttolomondo, ndr). Io sono da 32 anni nel mondo del calcio e da 17 iscrivo il Palermo ai campionati: non è mai successo qualcosa del genere".

Il Palermo, infatti, si trova ad oggi in una situazione inaspettata e che mette in difficoltà ogni attore coinvolto, compresa Daniela De Angeli, che è rimasta ormai l'unica pedina all'interno della dirigenza ereditata dall'era Zamparini.

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