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serie d

Palermo, 100% precisione: contro Biancavilla e Nola, tre tiri in porta e tre gol realizzati. I dati

La formazione rosanero nelle ilei due gare disputate in trasferta ha avuto una percentuale del 100% di realizzazione: tre conclusione, tre gol e sei punti in più in classifica

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“Il Palermo tira e il Palermo segna”.

Apre così l’edizione odierna de 'Il Giornale di Sicilia' parlando del rendimento delle ultime due uscite esterne del Palermo. I rosanero in campionato fin qui hanno ottenuto solo successi portando a 27 punti, con un vantaggio di otto lunghezze rispetto all’inseguitrice Biancavilla. Se tra le mura amiche la squadra di Pergolizzi ha espresso un buon gioco e non ha praticamente mai rischiato nulla, lontano dal 'Barbera' la formazione siciliana ha sofferto, pur riuscendo a portare a casa sempre il bottino pieno.

I dati delle ultime due trasferte dicono che quando il Palermo calcia in porta la palla è destinata a finire dentro il sacco. Contro Biancavilla e Nola i rosanero hanno effettuato solamente tre tiri verso lo specchio. Due contro gli etnei e uno contro i campani, conclusioni sufficienti per realizzare tre reti: “Una percentuale del 100%, anche se effettivamente saltano all’occhio i pochi tentativi diretti verso lo specchio della porta”, si legge.

A Nola è bastato un tiro fortunoso di Lancini per avere la meglio sulla squadra bianconera. In tutta la gara i rosanero hanno effettuato solamente altre tre conclusioni, ma senza mai sfiorare la via del gol, non con un tiro di Kraja terminato a lato. Qualche conclusione in più è arrivata contro il Biancavilla, nove tiri compressivi, due nello specchio e due reti realizzate. Tolti i gol di Ricciardo e Santana, anche in quest’occasione il portiere degli etnei non ha compiuto nessun intervento degno di nota, se non prenderla dalla rete dopo i due gol messi a segno dai rosanero. Palermo, due partite, tre tiri, tre gol: “Una precisione impeccabile, almeno stando alla percentuale di realizzazione dei rosa nelle ultime trasferte di campionato. Ma anche una prova di cinismo non indifferente, viste le difficoltà patite in queste sfide”, conclude il quotidiano.