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Palermo, A. S. Broker: Alessandro Santi e le polizze fideiussorie. Gli inquirenti: “E’ un soggetto fiscalmente pericoloso”

(Photo by Nigel Treblin/Getty Images)

Uno dei broker che avrebbe dovuto, tramite la società bulgara Lev Ins, produrre la fideiussione necessaria al club rosanero per l'iscrizione in campionato è al centro di un'inchiesta

Mediagol92

"Confiscati beni per 1,8 milioni di euro a un broker assicurativo di Spoleto, il quarantaseienne Alessandro Santi".

Apre così l'articolo pubblicato lo scorso 29 maggio da Umbria24 riguardante il broker spoletino Alessandro Santi. L'intermediario, oggi è tornato alla ribalta della cronaca relativamente alle vicende del Palermo Calcio. Il broker, infatti, avrebbe dovuto ottenere, di concerto con Carlo Camilleri della EVC Intermediazioni Assicurative, tramite la società bulgara Lev Ins, la fideiussione da 800 mila euro necessaria al club rosanero per presentare la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B (i termini sono già scaduti, ndr). Ed è stato proprio Camilleri, il firmatario delle famose pec, a tirare in ballo Alessandro Santi nel corso di un'intervista rilasciata oggi: "Abbiamo chiesto l’emissione della polizza attraverso A.S. Broker". Società, quest'ultima, di cui risulta essere broker lo stesso Santi (A. S. Alessandro Santi, le iniziali del quarantaseienne spoletino).

Tornando all'inchiesta, il provvedimento "riguarda una villetta in Sardegna, un immobile a Spoleto e tre in provincia di Bari, oltre a quote societarie, disponibilità finanziarie e tre veicoli - si legge sul portale sopracitato -. Su richiesta del procuratore capo Alessandro Cannevale, il tribunale di Perugia ha emesso le misure di prevenzione patrimoniale previste dalla normativa antimafia  (dl 159/2011) a carico del broker considerato dagli inquirenti “soggetto fiscalmente pericoloso”".

L'indagine portata avanti dal Nucleo di polizia economica e finanziaria di Perugia è relativa al "rilascio abusivo, in tutta Italia e in assenza della necessaria iscrizione all’albo speciale previsto dal Testo unico bancario, di circa 4 mila polizze fideiussorie a favore di privati ed enti pubblici, a garanzia di esposizioni debitorie per oltre mezzo miliardo di euro, precisamente 560 milioni". Con Santi che viene considerato dagli inquirenti l’ideatore e il promotore del disegno criminale, il quale si sarebbe appropriato indebitamente di 2,2 milioni di euro.

Santi è indagato per diversi reati che vanno dall'esercizio abusivo dell’attività finanziaria ai reati societari, passando per truffa, appropriazione indebita aggravata, nonché evasione fiscale. Il portale sopracitato in merito alla vicenda riporta anche le parole dell’avvocato Alessandro Ricci che difende Alessandro Santi: "Provvedimento è eccessivo e sproporzionato". 

"La dimensione del provvedimento emesso, sia in termini di valore che di beni oggetto della misura di prevenzione eseguita, appare eccessiva e sproporzionata rispetto all’effettivo periodo di “sospetta fiscalità”- ha spiegato il legale di Santi -. La confisca riguarda anche beni insospettabilmente dell’interessato già da molti anni, addirittura dal 2000, quindi ben prima dello svolgimento delle attività finanziarie oggetto di attenzione investigativa e che si collocano a cavallo tra il 2011 e il 2013, anno di cessazione di ogni attività imprenditoriale societaria nel settore finanziario. Al tempo stesso risultano interessati dal provvedimento anche beni di analoga insospettabile provenienza di cui l’indagato è venuto nella titolarità con proprie risorse derivanti dalla lecita attività professionale esercitata con successo negli ultimi anni. Rispetto alle oltre 4 mila polizze fideiussorie emesse nessun beneficiario ha mai lamentato nulla e ciò consente di escludere che il Santi sia un “soggetto fiscalmente pericoloso” anche in ragione di procedure conciliative con il fisco da tempo in essere".