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Olympiacos-Milan, ko dei rossoneri che ricorda Frosinone-Palermo: tra errori arbitrali e palloni in campo…

Il Milan saluta l’Europa League dopo aver subito la sconfitta contro l’Olympiacos tra episodi dubbi e condotte antisportive

Mediagol22

"di Maria Chiara Ferrara

L’incubo vissuto dal Palermo di Roberto Stellone lo scorso sedici giugno, durante la finale di ritorno dei play-off di SerieB contro il Frosinone, si ripete.

A farne le spese, stavolta, è il Milan di Rino Gattuso, impegnato in Grecia nella sesta e ultima giornata della fase a gironi di EuropaLeague. I rossoneri, che avrebbero passato il turno nel caso in cui avessero conquistato una vittoria, un pareggio o una sconfitta con meno di due gol di scarto nel match contro l’Olympiacos, hanno dovuto salutare la competizione, subendo il risultato di 3-1, anche a causa di alcune decisioni discutibili della terna arbitrale e di altri fattori esterni al campo, che hanno contribuito ad alterare il clima dello Stadio Karaiskakīs.

LESCELTEARBITRALI: Il gol del vantaggio dei greci nasce dagli sviluppi di un calcio d’angolo, che i padroni di casa battono a sorpresa mentre Castillejo è impegnato a discutere a distanza con il direttore di gara su un presunto tocco con la mano del giocatore dalla bandierina a gioco ripreso. “Ilgiocatoredell’Olympiacos ha toccatolapallacomepermetterlaingiocoenessunohafischiato. Lapallaera fuori dal punto della battuta, se il giocatore la tocca con la mano è fallo”, ha commentato il dg Leonardo al termine del match. La rete che condanna definitivamente i rossoneri, invece, viene messa a segno da Fortounis dagli undici metri grazie a un rigore inesistente concesso dall’arbitro per una pseudo-trattenuta di Abate su Torosidis nello sviluppo di un corner.

IPALLONIINCAMPO: Gli ultimi minuti del match, come in occasione di Frosinone-Palermo, sono segnati dai palloni in campo lanciati da ogni area dello stadio dai raccattapalle, al fine di ostacolare i tentativi della squadra ospite di mettere a segno il gol che avrebbe decretato il passaggio del turno. L’arbitro ferma ripetutamente il gioco, ma la pioggia di sfere non si placa fino al fischio finale, giunto al termine di un recupero piuttosto esiguo.

ILRUMOREEL’INVASIONEDICAMPO: Durante i 90’ di gioco un rumore proveniente dagli spalti la cui natura non è ben definita, ma senza dubbio non regolamentare, ha accompagnato le azioni e, in particolare, ha disturbato il possesso palla del Milan diventando sempre più acuto con l’avvicinarsi del triplice fischio. Al termine del match, inoltre, i tifosi della squadra di casa hanno invaso il terreno di gioco creando il caos e insultando coloro che si trovavano nel settore ospiti.

Il Milan perde così la possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale di EuropaLeague, così come il Palermo a giugno scorso ha visto sfumare il sogno di ottenere la promozione in SerieA, tra errori arbitrali e comportamenti scorretti che ancora oggi fanno discutere nelle aule dei tribunali.