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Napoli, Insigne confessa: “Facevo il venditore ambulante e mi addormentavo negli spogliatoi. Lavezzi? Ricordo che…”

Napoli, Insigne confessa: “Facevo il venditore ambulante e mi addormentavo negli spogliatoi. Lavezzi? Ricordo che…”

L'attaccante azzurro, Lorenzo Insigne, ha ripercorso le tappe cruciali del suo percorso professionale

Mediagol93

Napoli è la città più bella di tutto il mondo, c’è il mare, c’è il sole e si mangia bene in qualsiasi posto. Il Napoli? la mia passione per la squadra nasce da quand’ero bambino". 

Così l'attaccante del Napoli e della Nazionale italiana, Lorenzo Insigne, durante un'intervista rilasciata ai microfoni della "Lega Serie A", ha parlato di alcuni dei momenti più significativi della sua infanzia: "Abitavo a Frattamaggiore, una cittadina in provincia di Napoli, con tutta la mia famiglia. Purtroppo da quando sono in Serie A col Napoli ci torno pochissimo ma è un posto dove ho tantissimi ricordi - ha confessato il numero 24 del club partenopeo -. La mia famiglia era molto numerosa, mio padre lavorava ma non guadagnava tanto e mia mamma mi disse che dovevo lavorare se non volevo studiare. Ogni mattina mi svegliavo alle sei e facevo il venditore ambulante, poi dopo pranzo mi allenavo e crollavo, certe volte anche negli spogliatoi. Ai ragazzi di oggi voglio dire di non mollare proprio perchè nella vita tutto può succedere”.

Infine il classe 91, partendo dagli albori, ha ripercorso tutta sua carriera: "Quand’ero ragazzino comprai un cane e lo chiamai Pocho in onore di Ezequiel Lavezzi, l’attaccante argentino all’epoca giocava proprio nel Napoli. Prima di arrivare nelle giovanili della squadra azzurra ho fatto tantissimi provini, anche al Torino e all’Inter, ma mi hanno scartato sempre per la mia altezza. In quei momenti avevo pensato di mollare ma avevo tantissima voglia e passione, ho fatto tanti sacrifici anche se non ho mai studiato".