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Morte Cruyff, il ricordo di Capello: “Il più grande europeo della storia del calcio”

Morte Cruyff, il ricordo di Capello: “Il più grande europeo della storia del calcio”

Le dichiarazioni dell'ex tecnico del Real Madrid.

Mediagol11

E' ormai ufficialmente partito il toto-nomi relativo alla successione di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale.

Indubbiamente, uno dei nomi emersi che potrebbe dare un prestigio alla panchina azzurra è senza dubbio quello di Fabio Capello, ex tecnico di Real Madrid e Juventus, e attualmente senza squadra dopo la fine dell'esperienza alla guida della Russia. Intervistato ai microfoni di SkySport, l'ex Milan ha dedicato un lungo encomio a Johan Cruyff,ex stella del Barcellona nonché tre volte Pallone d'Oro, scomparso nella giornata odierna.

Il ricordo di Cruyff - "Non dimenticherò mai la finale che persi con la Juventus contro il suo Barcellona a Belgrado. Era la terza coppa che loro vincevano ed erano abituati a collezionare trofei. Pensate che arrivarono col pullman accanto al nostro, avevano vicino la coppa e nemmeno la consideravano, mentre noi eravamo emozionati di vederla dal vivo. Successivamente lo incontrai altre volte, ad esempio ad Atene e in Spagna. Ci trovavamo bene assieme, parlavamo in spagnolo, è sempre stato un piacere soffermarmi con lui a parlar di calcio".

Sulla finale di Champions di Atene del 1994 -" Le parole di Cruyff (allora allenatore del Barcellona) alla vigilia della finale di Champions di Atene '94 caricarono i giocatori del Milan? Sì, ma non solo le sue dichiarazioni. Anche l'atteggiamento palesato dai catalani il giorno prima della gara. Pensate che, durante l'allenamento di rifinitura, noi li guardammo in azione, e stavano tutti sdraiati sul pallone, un atteggiamento garantista di vittoria. Una presunzione che pagarono a caro prezzo. Quel Barcellona di Cruyff era una grandissima squadra, però in quella finale li limitammo adeguatamente".

Sul Cruyff calciatore -"Johan il più grande europeo della storia del calcio? Sì, penso di sì. Era quello che veramente riusciva a fare la differenza. Due giocatori nella mia vita mi hanno impressionato in maniera particolare: Bobby Charlton e Johan Cruyff. Erano uomini che inventavano, dei leader carismatici in campo. Johan ha dimostrato queste doti anche quando ha appeso gli scarpini al chiodo. In campo, da calciatore aveva fantasia, velocità e soprattutto era un condottiero. Purtroppo per lui, non riuscì con la Nazionale a vincere dei titoli".

Sulla possibile successione di Antonio Conte in Nazionale - "Nazionale Italiana? Non bluffo, mia decisione è irremovibile. Non devo parlare con Tavecchio e non mi interessa minimamente la Nazionale".