"Bisogna essere realisti e ammettere che questo per noi non è un buon momento".
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Milan-Spal, Pioli alla vigilia: “Non è un buon momento, tutti dobbiamo dare di più. Suso…”
Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico del Milan alla vigilia della sfida contro la Spal
Parola di Stefano Pioli. Il tecnico del Milan è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Spal, in programma domani sera a San Siro. Diversi i temi trattati dal coach ex Fiorentina: dal momento della sua squadra, reduce dalla sconfitta maturata contro la Roma di Paulo Fonseca, alle prestazioni offerte fin qui da Suso e da Krzysztof Piatek. Ma non solo...
"Abbiamo l'occasione di migliorare e fare bene per rilanciarci in campionato. Io amico dei giocatori? Quello non lo so, sicuramente voglio stargli vicino per diventare una squadra e non essere soltanto un buon gruppo. Mancano 29 partite e ci sono 87 punti a disposizione. C'è tutto il tempo per migliorare la classifica, dobbiamo essere arrabbiati e motivati. Domani voglio una squadra che non si risparmia e che corra per 95' senza lesinare energie per prendersi la vittoria - ha dichiarato Pioli -. Io sono sempre preoccupato. Devo allenare e motivare i giocatori a mettere in campo prestazioni importanti. Dobbiamo pensare a mettere in campo una squadra battagliera. Non credo che al momento possiamo essere la miglior squadra del campionato dal punto di visto tattico o tecnico, ma possiamo e dobbiamo essere la migliore dal punto di vista dello spirito. Mancano i leader? Io non vedo una squadra impaurita, vedo una squadra che ha sbagliato, e tanto, ma non una squadra che ha avuto grosse differenze con gli avversari. Se qualcuno ha paure o timori li deve mettere da parte".
SUSO -"Non ho dubbi che sia un grande giocatore con grandi qualità. Credo sia sbagliato ricondurre ad un solo giocatore tutte le colpe. Io per primo devo lavorare per migliorare il Milan, non solo i singoli. Tutti dobbiamo dare di più. Dobbiamo diventare responsabili perché difendiamo i colori di una squadra prestigiosa e gloriosa con tanti tifosi. Noi dobbiamo pensare ad ottenere risultati, io credo che questa squadra con un filotto di risultati positivi, nonostante la giovane età, avrebbe la possibilità di riprendersi anche a livello mentale: in questa squadra la qualità morale c'è ed è tanta. Per giocare bene dobbiamo avere dei vantaggi sugli avversari e se riusciremo a farlo allora costruiremo anche la nostra mentalità".
PIATEK E NON SOLO -"Boban e Maldini? La loro presenza è continua ed assidua, mai avuta una presenza così continua che dà sostegno e supporto a me e ai miei giocatori. A parte Caldara e Rodriguez ho tutti a disposizione e ho varie possibilità di scelta. Bennacer può essere una di quelle anche in considerazione della gara di domenica. Paquetà? A Lucas non manca la voglia di fare le cose, si applica molto ma è anche vero che deve incidere di più nel match. Ma siamo tutti chiamati a dare qualcosa in più. Noi dobbiamo partire da un presupposto: siamo migliori di questi qua. Piatek? E' il centravanti di questo Milan con determinate caratteristiche così come Leao è il nostro centravanti con determinate caratteristiche. Ho scelto Leao perché pensavo fosse più adatto alle caratteristiche della Roma, mi aspettavo di più da lui. Piatek sta bene, è un giocatore importante. Tuttavia, non credo che domani sarà importante il singolo, ma il Milan, come scenderà in campo e come si comporterà. Non mi piace parlare degli altri, ma non è che la Juventus ha vinto 6-1 con il Lecce o qualcun'altro ha stravinto. Si vince di misura, quindi non è che siamo tanto diversi noi, ma sono gli episodi a fare la differenza e noi dobbiamo lavorare affinché ciò accada", ha concluso.
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