Parola a Krzysztof Piatek.
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Milan, Piatek: “All’inizio non ero al 100%. Giampaolo? Mi servirà del tempo, non è facile adattarsi al suo gioco. E sulla maglia numero 9…”
Le parole dell'attaccante del Milan, Krzysztof Piatek, relative alla stagione appena cominciata
Una stagione appena iniziata e una condizione atletica ancora non del tutto ritrovata: è questa la sintesi delle ultime settimane di Krzysztof Piatek che, a pochi giorni dalla trasferta contro il Verona, ha parlato dei motivi che lo hanno spinto ad indossare ancora la maglia numero 9 svelando inoltre alcune difficoltà riscontrate in pre-season.
"Nell'ultima partita contro il Brescia quando la palla si è fermata sulla linea i miei compagni e l'allenatore hanno scherzato con me dicendomi 'Perché questo 9? Cambialo', ma io ho sempre voluto giocarci. Dopo le amichevoli pre stagionali non ero pronto fisicamente come lo sono adesso. Non ero al 100% contro l'Udinese e non è facile adattarsi al gioco di Giampaolo, servirà del tempo. Ci sono state occasioni in amichevole contro il Cesena dove i difensori mi tenevano con entrambe le mani, quasi come in un combattimento. Per me è strano che gli arbitri in Italia proteggano più i difensori che gli attaccanti".
Il giocatore si è inoltre soffermato sul rapporto con Paquetà e sui numeri che, l'anno scorso, gli hanno permesso di diventare uno degli attaccanti più prolifici della Serie A: "Se segni 30 gol in 48 partite non sei fortunato. Se segni otto gol in cinque o sei partite potresti aver avuto fortuna ma non è stato così. Con Paquetà riusciamo a parlare con un italiano improvvisato, qualche volte gesticoliamo e lui parla in portoghese. Gattuso non capiva infatti come potevamo andare così d'accordo (ride, n.d.r.). Lucas è un giocatore incredibile, tecnica e forza fisica. Ha anche capacità di prendersi rischi che spesso fanno arrabbiare l'allenatore".
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