Il Milan sembra essere, definitivamente, uscito dalla crisi.
serie a
Milan-Chievo, Gattuso: “Le prestazioni non ci sono mai mancate, i tre punti sì. Derby? Lo affronteremo con attenzione, l’Inter…”
Le parole del tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, rilasciate al termine del match contro gli uomini di Lorenzo D'Anna
Dopo i rispettivi successi maturati contro il Sassuolo - in campionato - e l'Olympiakos - in Champions League, i rossoneri, sono riusciti a mettere ko anche il Chievo Verona. A margine della gara andata in scena a San Siro questo pomeriggio, Gennaro Gattuso, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di "Sky Sport": “Le prestazioni non ci sono mai mancate, i tre punti sì. Giovedì non abbiamo espresso un buon calcio, oggi ci abbiamo messo del nostro sul gol subito. Però noi facciamo una tipologia di gioco che porta anche a correre qualche rischio, senza mai rinunciare ad attaccare. Higuain? E’ un campione, un grande finalizzatore. Si è messo a disposizione del gruppo, si fa voler bene e aiuta i compagni. Ci manca Calhanoglu, sta attraversando un momento non brillantissimo, ma anche lui può contribuire a far fare tanti gol ad Higuain. Essere temuto o amato? Preferisco un gruppo di ragazzi che capiscono quando parlo. Mi piacciono i calciatori attenti. A volte devi alzare la voce a qualcuno, in altre occasioni devi dare le pacche. C’è gente caratteriale e non, tocca a me capire”.
Il tecnico del Milan, nel post match, si è inoltre soffermato sulla questione modulo: “Sulla catena di destra stiamo lavorando molto bene, sulla sinistra meno. Però sono d’accordo: a noi piace dare ampiezza, non solo con Suso. Voglio sempre un triangolo quando andiamo sulle fasce, Kessié nel primo tempo aveva meno dinamismo. 4-4-2 con Cutrone? Mi piacerebbe far tutto, cambiare. Le conoscenze per cambiare penso di averle. Portiamo tanti uomini ad attaccare, soprattutto i terzini, e a volte lasciamo spazi. Dobbiamo migliorare a livello difensivo, dispiace lasciare Patrick fuori. Però anche col 4-3-3 oggi abbiamo costruito tante occasioni da gol”.
Inevitabile la parentesi relativa al derby, in programma domenica prossima alle 21:30: “Cos’è per me? Un disastro (ride, ndr). E’ un match importante, ci sono 80mila tifosi. In questo momento, però, sono orgoglioso quando i miei calciatori vanno in nazionale: è giusto così, che rappresentino il loro Paese. Affronteremo il derby con grande attenzione, l’Inter è una squadra forte”.
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