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Miccoli: “Con me il Palermo stava per andare in Champions League”. Sulla vicenda Falcone…

PALERMO, ITALY - MAY 06:  Captain Fabrizio Miccoli of Palermo answers questions during a press conference at Campo Tenente Onorato on May 6, 2013 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dall'ex capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli: "Podio dei gol? In realtà ne ho davvero tanti, ma..."

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Parla Fabrizio Miccoli.

Lo scorso giovedì la Covisoc ha bocciato il Palermo: il club di Viale del Fante è stato escluso dalla prossima Serie B per l’assenza dei criteri economico finanziari previsti per l’ottenimento della licenza nazionale ai fini dell’ammissione al campionato. Alla società rosanero, infatti, è stata contestata la mancanza della nota fideiussione da 800 mila euro, del pagamento degli stipendi ai tesserati e dei debiti sportivi.

Dunque, la compagine siciliana sembra ormai destinata a ripartire dalla Serie D: l’ultima parola, però, spetta alla Figc che si pronuncerà venerdì 12 luglio. Intanto, lo storico ex capitano del Palermo, intervistato dal giornalista di Dazn Raffaele Pappadà in occasione del suo quarantesimo compleanno (intervista gentilmente concessa e andata in onda nel corso di 'Zona Vostra' su Trm), è tornato a parlare della sua esperienza in Sicilia, ripercorrendo i momenti più belli e importanti della sua avventura con la maglia rosanero: "Rimpianti? Io mi feci male al crociato nella penultima partita con la Sampdoria in casa, con Lippi che doveva ancora fare le convocazioni, avevo fatto 20 gol, il Palermo stava per andare in Champions League. C'erano tutti i presupposti, penso però che l'allenatore non mi avrebbe chiamato per i Mondiali. E' questa la mia sensazione, poi non so".

"Podio dei gol? A livello di bellezza quello di Palermo-Chievo è stato forse il gol più bello in assoluto perchè feci gol al volo da più di quaranta metri - ha proseguito -, solo un pazzo poteva fare una cosa del genere e io in quel momento ero così. In realtà ne ho davvero tanti, anche il centesimo gol segnato in Serie A nel derby contro il Catania merita il podio".

Dopo essere riuscito a guadagnarsi la stima e la fiducia dei supporters palermitani, nel 2013 però, il rapporto tra Miccoli e la città di Palermo si è deteriorato in seguito all'avviso di garanzia ricevuto dal campione originario di Lecce per tentata estorsione, concorso in tentata estorsione ed accesso abusivo a sistema informatico. A peggiorare la sua posizione, inoltre, anche le intercettazioni telefoniche che rivelarono l’utilizzo di epiteti irriguardosi e pesanti insulti rivolti al giudice, simbolo della lotta alla mafia, Giovanni Falcone: "Spero che quanto mi sta succedendo negli ultimi cinque anni si concluda nel miglior modo possibile. Non è un'assoluzione o una condanna a cambiare le cose, io sto pagando da cinque anni".

"E' una cosa che mi porto dietro - ha aggiunto -, ho chiesto scusa più volte e mi pento ogni giorno. Poi arrivi ad un punto in cui se qualcuno capisce le scuse e le accetta bene, altrimenti si deve andare avanti perché ho dei bambini e una famiglia da portare avanti", ha cpncluso Miccoli.