serie b

Micciché: “Spero arrivi un «pazzo» come lo fu a suo tempo Zamparini. Ferrero, Lotito, Cairo, cinesi: e perché no?”

"Mi auguro che non si vada dietro a equilibrismi politici o inutili romanticismi, non credo sia importante la carta d’identità della nuova proprietà, ma soltanto il progetto sportivo"

Mediagol92

"Ferrero, Lotito, Cairo, imprenditori cinesi: e perché no?".

Questo il pensiero di Gianfranco Micciché in merito al rilancio del calcio a Palermo dopo l'ormai quasi certa esclusione dei rosanero dai quadri federali nazionali. Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana ha le idee chiare in merito a ciò di cui ha bisogno adesso la città: "L’importante adesso è ricostruire il Palermo, farlo in fretta e bene, e per far questo servono capitali importanti, competenza e una passione commisurata a una tifoseria straordinaria".

Saranno diversi gli imprenditori che presenteranno i loro progetti al sindaco di Palermo Leoluca Orlando dopo la presentazione del bando prevista per il 12 luglio: "Io tifo perché arrivi un «pazzo» come lo fu a suo tempo Zamparini, capace in pochissimo tempo di trasformare il Palermo in una squadra d’elite - ha spiegato il numero uno dell'ARS -. Si guardi al futuro con la capacità di trasformare questa tragedia sportiva in una grande opportunità. Mi auguro che non si vada dietro a equilibrismi politici o inutili romanticismi, non credo sia importante la carta d’identità della nuova proprietà, ma soltanto il progetto sportivo".