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Marino: “Lucchesi era convinto che il Palermo si sarebbe iscritto. Tuttolomondo? Il giorno della mia presentazione…”

PALERMO, ITALY - JUNE 07: Fabrizio Lucchesi, General Manager of US Citta' di Palermo poses with new coach Pasquale Marino on June 07, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

"Se parlavamo anche di acquisti e cessioni? La data del 24 era diventata cruciale anche in chiave mercato, quindi alla fine ci eravamo detti che sarebbe stato meglio aspettare"

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La delusione.

Pasquale Marino, il tecnico che avrebbe dovuto guidare il Palermo nel prossimo campionato di Serie B, è fortemente deluso per come si è conclusa la vicenda. L'allenatore marsalese parlava già di mercato con Lucchesi, acquisti e cessioni da fare, ma anche dei timori e le paure per il rischio della mancata iscrizione. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Marino ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Che idea mi sono fatto di Salvatore Tuttolomondo? L’ho conosciuto il giorno della mia presentazione. Abbiamo parlato pochi minuti, lì per lì mi ha dato certezze, lasciandomi intendere che tutto si sarebbe sistemato. Per il resto, il mio riferimento è stato sempre Lucchesi. Come mi ha convinto? Anche lui era convinto che il Palermo, alla fine, si sarebbe iscritto".

Il calciomercato stava per iniziare, con Marino e Lucchesi che provavano anche a confrontarsi su come muoversi tra esuberi, ingaggi fuori budget e futuri acquisti: "Se ne parlavamo? Certo. All’inizio abbiamo parlato di giocatori in uscita, di obiettivi. Poi però, ci siamo resi conto che tutte le perplessità che aleggiavano attorno al Palermo frenavano le trattative. Per dirne una, avevamo ricevuto il sì di un giocatore che poi ha ricevuto un’altra proposta (prima del 24) e nell’incertezza si è accasato altrove. La data del 24 era diventata cruciale anche in chiave mercato, quindi alla fine ci eravamo detti che sarebbe stato meglio aspettare". Dopo le vicende legate alla mancata iscrizione Lucchesi non ha più rilasciato interviste: "Se io l'ho sentito? Sì, qualche volta. Ho percepito un dispiacere comune. Al di là di tutto, non sono mai cose di cui rallegrarsi".