serie b

Marino: “Che la situazione fosse critica lo sapevano tutti. Perché ho accettato? Il Palermo non si rifiuta”

PALERMO, ITALY - JUNE 07: (L-R) Roberto Bergamo, US Citta' di Palermo CEO, Salvatore Tuttolomondo, Arkus CFO, Pasquale Marino, Fabrizio Lucchesi, General Manager of US Citta' di Palermo and Walter Tuttolomondo, Walter Tuttolomondo, Arkus Network President, pose during the presentation of Marino as new Head Coach of US Citta' di Palermo at Renzo Barbera Stadium on June 07, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico marsalese: "Quando ho accettato la proposta ero fiducioso e contento della sfida. Ripartire da zero, in una piazza come Palermo, era uno stimolo enorme"

Mediagol92

Il tecnico.

Annuncio ufficiale, presentazione e mai in campo per un allenamento. Questa la brevissima storia di Pasquale Marino sulla panchina del Palermo. L'allenatore marsalese era arrivato nel capoluogo siciliano con voglia di imporsi nella sua terra, in un club che per lui rappresenta il top a livello siciliano. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico 57enne ha spiegato: "Che la situazione fosse critica lo sapevano tutti. Devo ammettere che col passare dei giorni i dubbi e i timori sono cresciuti, ma ad inizio giugno, quando ho accettato la proposta ero fiducioso e contento della sfida. Ripartire da zero, in una piazza come Palermo, era uno stimolo enorme".

Marino non ha preso sicuramente bene l'esclusione della squadra dal prossimo campionato di Serie B: "L'ho vissuta male, come tutti i palermitani. Per un siciliano guidare il Palermo è il top e il rammarico è enorme. Ma io faccio l’allenatore, sono un professionista: ora penso a tifosi e dipendenti che rischiano il lavoro. Sono addolorato per loro. Se mi ha sorpreso? Sapevo del rischio, anche se onestamente speravo si risolvesse tutto, come mi aveva assicurato la proprietà".

L'allenatore ha poi parlato delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare: "Ho detto sì perché ero libero e perché Palermo non si rifiuta. Avevo detto no al rinnovo con lo Spezia per divergenze programmatiche, e il Palermo è stata la prima squadra che mi ha cercato. Da siciliano, non potevo rifiutare. Anzi, sognavo di fare a Palermo quello che sono riuscito a fare a Catania".