notizie

Lazio, Inzaghi: “Questo l’anno zero, il mio ciclo non è finito. Milinkovic-Savic? Spero resti, ma…”

Le dichiarazioni del tecnico della Lazio, Simone Inzaghi, nell'ultimo giorno di ritiro ad Auronzo Cadore

Mediagol93

Da Lotito, al mercato, al futuro di Milinkovic-Savic.

E' un fiume in piena Simone Inzaghi che, dopo un lungo periodo di silenzio, è tornato a parlare in conferenza stampa direttamente dal ritiro della Lazio nell'ultimo giorno della squadra ad Auronzo di Cadore. Diversi i temi trattati dal tecnico piacentino, dopo un finale di stagione deludente che ha messo in dubbio la sua permanenza sulla panchina biancococeleste.

"Vedo il finale della scorsa stagione, esaltante, con una vittoria in Coppa Italia emozionante. Poi come in tutte le storie, dopo tre anni di lavoro dovevo riflettere anche io e capire tante cose. Ho pensato tanto, e ora mi vedete qui con un grandissimo spirito. Le mie sensazioni sono ottime, da allenatore della prima squadra penso sia il miglior ritiro fatto qui, poi a volte questo non vuol dire niente. Però percepisco quando si lavora bene, c'è una grandissima atmosfera. Privatamente stamattina ho fatto i complimenti ai ragazzi, ora lo faccio pubblicamente, hanno lavorato bene dal primo all'ultimo. Chiudiamo la preparazione con l'amichevole di oggi, poi ci saranno tre giorni di riposo e ricominceremo il 31 luglio. Ad agosto avremo tanti viaggi e test impegnativi, qui comunque sono stati giorni importanti".

"Questo lo considero l'anno zero - ha ammesso Inzaghi -  un anno dove dobbiamo lasciare alle spalle quelli precedenti. Mi era stato chiesto all'inizio di tornare in Europa, ce l'abbiamo fatta sempre, in più abbiamo aggiunto un quarto di Europa League, un quarto posto sfumato nell'ultimo quarto d'ora, due Coppe vinte. Dopo tre anni dovevo capire, ho messo un punto, quello che è stato è stato anche se non si dimentica. Ma si deve ripartire con grandissimo entusiasmo, ho avuto attestasti di stima dai giocatori e dalla società, ho scelto di continuare soprattutto per questo e per le motivazioni che ho capito di avere ancora. Il mio ciclo non era finito, posso dare ancora tanto a questa maglia".

Inevitabile la parentesi relativa al futuro di Milinkovic-Savic: "Mi piacerebbe che rimanesse, però penso anche che sia giusto che la società valuti un'eventuale offerta e prenda una decisione, sapendo che poi dovremo riempire una casella importante con la sua mancanza. Qui Milinkovic ha fatto un ritiro strepitoso come tutti, è bello averlo ancora, spero rimanga, il mercato è aperto, ma siamo pronti a ogni situazione. È qua ancora. Se partirà allora ci servirà una mezzala fisica che possa assicurarci qualità e fisico. Il gruppo si forma in estate, il ritiro aiuta, è stato un buon ritiro, l'anno scorso per esempio avevamo giocatori importanti come Milinkovic e Badelj che sono arrivati dopo, Luis Alberto si era allenato poco per problemi fisici. Ora abbiamo avuto poche problematiche, a parte Leiva che sta comunque recuperando".

L'allenatore si è inoltre espresso sul tema relativo al mercato in entrata: "Gli acquisti sono mirati, scelti insieme, stanno dando tantissimo in questa parte di ritiro. Ci siamo seduti al tavolo con la società, col presidente Lotito, il ds Tare, il capo della comunicazione De Martino, il club manager Peruzzi e il segretario generale Calveri. Si è parlato con tranquillità. Le garanzie mi hanno rassicurato. Nuovo attaccante? Ci sono due ragazzi del '99 che sono ottimi prospetti, Adekanye e Anderson, giocatori bravi che non hanno mai giocato in massima serie e stiamo valutando con la società, è una riflessione che faremo alla fine di questo e del prossimo ritiro. Non dimentichiamo che sono del '99, cercano di rubare segreti ai compagni e a me e al mio staff".

Chiosa finale sulle chance di centrare l'obiettivo Champions League: "Ci piacerebbe arrivare in Champions, è normale, ce la metteremo tutta, abbiamo le nostre carte da giocare. Per quanto riguarda il reparto difensivo e avanzato, il mercato è aperto e in evoluzione, potrebbero esserci dei cambiamenti. Siamo in sei dietro. Come quinti abbiamo Lazzari e Marusic a destra, più Jony e Lulic a sinistra. Il sesto dietro potrebbe essere Patric, lo ha fatto già e bene in passato. Siamo tanti in difesa e quando rientrerà anche Bastos saremo ancora di più. Qualcosa potremo fare in uscita, proprio perché siamo tanti. La stagione scorsa abbiamo iniziato con Napoli e Juve, peggio non si può. Non siamo stati fortunatissimi, anche in Coppa Italia c'erano otto teste di serie, la Lazio ha preso il numero 8. Non siamo fortunati. Si sono rinforzate le altre squadre, sono tornati allenatori di primo livello, ma guardo a casa mia, serve il 120% da parte di tutti, so che come gli altri anni ce la giocheremo fino alla fine. Dovremo farci trovare pronti".