La parola a Christian Langella.
serie d
Langella: “Serie D campionato terribile, voglio vincerlo. Brienza mi ha parlato di Palermo…”
Le parole del giovane centrocampista del club siciliano, Christian Langella: "Il mio modello? Hamsik, mi ha lasciato un segno indelebile. Mi iscriverò all'università e sceglierò scienze motorie"
La giovane mezzala del club rosanero, protagonista lo scorso anno della promozione del Bari in Serie C, ha già conquistato un posto da titolare nella formazione allenata da mister Rosario Pergolizzi, mostrando sin da subito grande maturità e voglia di emergere. Intervistato da Il Corriere dello Sport, il centrocampista ex Pisa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente alla giusta formula per trionfare in Serie D, soffermandosi inoltre sui suoi idoli nel mondo del calcio ed anche sul proprio futuro, tra obiettivi da centrare dentro e fuori dal campo di gioco.
Come si vince in D?
"Chi pensa ad una passeggiata, sbaglia. E' un campionato terribile. Vai in campi duri e gli avversari vogliono farti la festa. Il segreto? Non scopro nulla: il gruppo. E i giocatori di qualità".
In prestito dal Pisa. Cosa si aspetta?
"Di vincere il campionato e, dal punto di vista personale, di trovare spazio e dare un apporto alla squadra. Mi godo quest'anno, poi si vedrà. Non posso fare programmi. Il sogno è quello di tutti i ragazzi e cioè di sfondare".
Da ragazzino, qual era il suo modello?
"Hamsik. Mi ha lasciato un segno indelebile".
Con questa scelta, mostra il segno delle sue origini e della squadra per cui tifa, il Napoli.
"Sono nato a Livorno, ho sempre vissuto a Pisa ma i miei genitori sono di Napoli. Mio padre Salvatore ha una pizzeria, in centro, a Pisa e mamma Pina fa la casalinga. Ho un altro fratello, Manuel, che gioca nel Pisa, 16 anni, centrocampista, come me. Il più bravo? Lui, se solo si convincesse di esserlo. Però, è più timido e timoroso. Giocare un giorno insieme? Magari!".
Il suo valore di mercato?
"Ronaldo vale 100 milioni, io 50 mila euro... Ma non mi fa paura. Sono all'inizio".
A scuola?
"Diplomato al liceo scientifico sportivo. Studiavo dopo l'allenamento e a luglio ho dato l'esame di maturità a Pisa. Non si sa mai. Mi iscriverò all'università online perché frequentare è impossibile, e sceglierò scienze motorie per rimanere nell'ambito dello sport".
Un compagno famoso?
"A Pisa, Moscardelli; a Bari, Brienza. E' stato lui a parlarmi per primo di Palermo".
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