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Langella: “In famiglia tifiamo Pisa, ma il Bari mi ha fatto crescere. A chi inizia a giocare dico…”

Le dichiarazioni rilasciate da Christian Langella, protagonista della puntata odierna di #SiamoAquile

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Christian Langella si racconta.

Il centrocampista del Palermo è stato il protagonista della puntata odierna di #SiamoAquile. Nel corso della trasmissione in onda su TRM, il classe 2000 ha parlato di sé e delle sue esperienze: “La mia famiglia è di Napoli, si tifa Pisa ma anche altre squadre. All'Empoli ho giocato la mia prima partita, quando ci giocavo mangiavo la pasta in stazione, prendevo il treno e poi tornavo a casa dove studiavo. L'anno scorso a Bari studiavo in camera in ritiro per passare gli esami all'università. Speriamo che ne valga la pena. Bari ha rappresentato per me un'esperienza importante, non mi ero mai allontanato più di tanto dalla Toscana. La famiglia mi è mancata, ma l'esperienza mi ha fatto crescere, giocavo per la prima volta con i "grandi" e lo facevo in uno stadio importante come il "San Nicola" con tutte le pressioni che ne derivavano, però mi ha fatto crescere. Ho legato molto con alcuni giocatori del Bari, come ad esempio Marfella, passavo tanto tempo con loro. L'esame di maturità l’ho fatto all'ultimo giorno degli orali, ho perso un sacco di giorni di vacanza (ride, ndr). A chi inizia a giocare a calcio dico che comunque continuare a studiare è importante, mi sono iscritto a Scienze Motorie. A scuola ero bravo, prendevo la media del 7/8. Il trucco era stare attento a lezione, a casa studiavo il giusto. Il numero di maglia? Lo avevo due anni fa a Pisa e debuttai, l'ho ripreso a Bari e abbiamo vinto. A Palermo ho pensato "perchè no"? Una volta mi scordai la tuta al campo, il magazziniere Pasquale si mise a parlare una mezz'oretta quando sono andato a recuperarla. È  fortissimo, è una bravissima persona. Si sta bene con lui”.