di Alessandro Amato
zamparini
La telenovela di basso rango e i tanti medici che non curano il moribondo
Richardson declina ogni responsabilità finanziaria, Foschi vola a Milano alla ricerca di soci e Zamparini convoca i suoi legali
Nel frattempo sono tornati in campo l’italo svizzero Antonio Ponte e il pugliese Raffaello Follieri. Quest’ultimo, alcuni mesi fa, fu bollato come imbroglione da Zamparini.
Sicindustria vorrebbe aiutare il club rosa, ma non capisce a chi dare il milione che ha pronto per affrontare l’emergenza.
Manca il ritorno di Paul Baccaglini, di Frank Cascio, degli arabi, dei cinesi e dei messicani. E poi la giostra sarà di nuovo completa. In attesa di altri personaggi, di altre storie, di altre accuse e altre prese in giro. Sperando che qualcuno, nel frattempo, capisca che il Palermo è moribondo. Perché l’unica cosa importante è questa ma pare che nessuno l’abbia compreso bene. A cominciare dal grande regista di tutto questa telenovela di bassissimo rango: Maurizio Zamparini. Che ha una capacità (negativa) unica: li trova tutti lui. Se ne innamora, li nomina presidenti, dice che cureranno il malato perché sono medici eccezionali per poi scoprire che non vanno mai bene.
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