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La Notte dei Campioni, Ricciardo: “Il Renzo Barbera fa venire i brividi. Serie D? Saranno 34 battaglie, ecco cosa serve per vincere”

Le parole dell'attaccante rosanero, Giovanni Ricciardo, a margine dell'amichevole tra l'SSD Palermo e le vecchie glorie

Mediagol93

Il Palermo si prepara a ripartire dai dilettanti.

Dopo settimane intense di lavoro, il Palermo, è pronto a fare il suo debutto in Serie D. Ad attendere i rosanero, come previsto dal girone I, ci sarà un'altra squadra siciliana: il Marsala. Proprio ieri, in attesa della gara che andrà in scena domenica prossima allo stadio Nino Lombardo Angotta contro la compagine biancazzurra, la formazione di Rosaio Pergolizzi ha disputato la penultima amichevole prevista prima dell'inizio del campionato dilettantistico. Un impegno che come testimoniano le parole rilasciate ai microfoni di "TRM" dall'attaccante Giovanni Ricciardo, autore di una splendida tripletta nella sfida contro le vecchie glorie, la formazione rosanero è ben conscia di non dovere sottovalutare.

"Campionato? Intanto ci godiamo questo stadio che fa venire i brividi: una cosa è vederlo in tv un'altra è entrare con il proprio corpo dentro lo stadio è pazzesco, un'emozione unica, ho avuto i brividi per tutta la partita. Naturalmente da oggi in poi pensiamo alla prima di campionato e ci concentreremo. Serie D? Saranno 34 battaglie, ma ci penseremo partita dopo partita. Sarà dura fin dalla prima di campionato, con il Marsala che ci aspetta un po' come tutte le altre squadre. Noi siamo pronti soprattutto mentalmente, perché fisicamente ce la giocheremo con tutti, ma se mentalmente riusciremo ad essere pronti e forti potremo fare bene. Peso di dovere vincere il campionato di Serie D? Ognuno di noi è venuto qua sapendo quali fossero le responsabilità che ci aspettavano, la maglia che indossiamo è pesantissima, sapevamo che l'unico obiettivo era vittoria. Sarà difficilissimo, lo devono sapere tutti, per questo nello spogliatoio cerchiamo di respirare positività e soprattutto di metterci sempre più cattiveria in allenamento. Perché questo campionato si vince con la cattiveria, con la costanza e con l'equilibrio costante da parte di tutti: tifosi, squadra e società. Termini che mi piacciono, perché conosco bene questo campionato e so che questi sono gli ingredienti per vincere. Gol? Sono venuto a Palermo con la consapevolezza che la gente si aspetta tanto da me: non mi piace promettere, un attaccante non può promettere gol, ma io sicuramente per questa gente farò di tuto per vincere questo campionato. E' l'obiettivo di tutti, ma anche il mio personale obiettivo e questa è la cosa più importante: se riesco a contribuire con tanti gol bene, ma la vera importanza è il peso dei gol non il numero".

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