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Italia, Jorginho: “Siamo pronti ad affrontare la Polonia. Addio al Napoli? Non c’è solo la volontà dei giocatori…”

Italia, Jorginho: “Siamo pronti ad affrontare la Polonia. Addio al Napoli? Non c’è solo la volontà dei giocatori…”

Le dichiarazioni del mediano del Chelsea, Jorginho, a pochi giorni da Italia-Polonia

Mediagol93

L'Italia si appresa a debuttare nella nuova competizione promossa dalla Uefa: la Nations League.

Tra i convocati del ct azzurro, Roberto Mancini, anche l'ex centrocampista del Napoli - ora in forza al Chelsea - Jorginho. Direttamente da Coverciano, dove l'Italia si starebbe preparando al match contro la Polonia in programma venerdì, il brasiliano, ha voluto affrontare vari temi riguardanti il calcio italiano ed estero“L’Italia non merita di stare dove è adesso. Siamo tutti motivati per fare bene e tornare a vincere. C’è entusiasmo e i ragazzi stanno bene insieme. Per il gruppo è fondamentale essere così. Tutto questo si tramuta in campo. Io regista della Nazionale? Vediamo, lavoriamo duro, va chiesto all’allenatore. Il capitano è Chiellini ed è un punto di riferimento per l’esperienza e il carisma. Si sa far ascoltare da tutti, è importante anche per i giovani. L’atmsofera, ripeto, è molto buona. Mancini ci ha chiesto di proporre un bel gioco. Affronteremo una squadra forte e fisica, con tanta corsa e qualità come Lewandowski, Milik e Zielinski. Cercheremo di imporre il nostro gioco. L’arrivo di CR7 in Italia? Porta prestigio e la Serie A sarà sempre importante. Spero un giorno di tornarci, perchè mi piace molto e piace a tutti nel mondo”.

Il mediano dei Blues, approdato in Inghilterra proprio questa estate, si è anche soffermato sui motivi che lo hanno spinto a lasciare il club di Aurelio De Laurentiis“Il mio trasferimento al Chelsea? Un insieme di cose. Non c’è solo la volontà del calciatore ma anche quella del club. Ci siamo accordati per il bene di tutti e due. L’impatto col calcio inglese? C’è differenza di ritmo e fisicità, mi sto trovando bene, mi piace molto, le gare sono a ritmo alto. La Premier è bella. Bisogna viverla per capire la differenza. C’è il centro sportivo con 38 campi da calcio. E’ questo spiega tutto”.

Infine, Jorginho, ha parlato della sua esperienza al Napoli e delle differenze che intercorrono tra Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti“Napoli? Un posto così bello… mi manca il sole, il cibo, gli amici, il calore della gente. Mi sono trovato bene e mi mancherà sempre. Azzurri in crisi? La Juve è sempre favorita. E con CR7 è normale lo sia. Non vedo una gran crisi del Napoli. Lo guardo con affetto e faccio il tifo per loro. Hamsik e il nuovo ruolo? Molto intelligente, però non ricordo abbia mai giocato in quel ruolo prima. E’ questione di adattamento, serve tempo, in un mese non puoi cambiare tutto dopo aver giocato in un altro modo. L’intelligenza e le qualità le ha anche per questo ruolo. Sarri e Ancelotti? Hanno una gestione diversa, questa è la differenza. E si è visto. Il nuovo tecnico ha fatti i cambi prima della sosta per le nazionali, a differenza di Sarri. E anche nella gestione degli allenamenti è tutto diverso, da quel che ho capito. Sarri ha le sue abitudini e a cambiare fa fatica. Ma ci sta venendo incontro e i risultati arrivano. I calciatori e la possibilità di stare con le famiglie? Ma chi l’ha detto? Non ho sentito nulla”.