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Inter, Matthaus: “Un privilegio giocare per questo club. Trapattoni? Inimitabile”. E sul Pallone d’Oro a San Siro…

Inter, Matthaus: “Un privilegio giocare per questo club. Trapattoni? Inimitabile”. E sul Pallone d’Oro a San Siro…

Le dichiarazioni dell'ex centrocampista dell'Inter, Lothar Matthaus, relative al suo passato in nerazzurro

Mediagol93

Lothar Matthaus non dimentica il suo passato.

Ricordi indelebili quelli impressi nella mente di una delle leggende dell'Inter, Lothar Matthaus, che dal 1988 al 1992 ha fatto sognare tutto il popolo nerazzurro - letteralmente rapito dalle sue gesta. Il mediano tedesco, infatti, proprio in quegli anni, ha vissuto il periodo più roseo della sua carriera: testimoniato dalla vittoria, in appena quattro stagioni, di una Supercoppa Italia, una Coppa Uefa, uno scudetto, un campionato del Mondo con la Germania e un Pallone d'Oro nel 1990.

Nel Match day Programme, l'ex giocatore, che nella stagione 1990/91 eliminò dalla Coppa Uefa il Rapid Vienna con l'Inter, ha ricordato la sua significativa esperienza con la maglia nerazzurra.

"Far parte di quella squadra per me è stato un divertimento e un grandissimo privilegio. Quando abbiamo vinto la Coppa Uefa eravamo esaltati, felici per noi stessi e per i tifosi. Loro ci davano una spinta in più. E anche in quella partita contro il Rapid Vienna, ed eravamo al Bentegodi perché San Siro non era disponibile per i Mondiali, abbiamo sentito un calore e una carica unici. Eravamo forti, ma soprattutto eravamo un gruppo fantastico. Zenga, Bergomi, Ferri, Berti e naturalmente i tre tedeschi e se penso a quei tre ragazzoni sorrido. Trapattoni poi era un grande, uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto. Quei successi sono tutti suoi, aveva un modo di allenare assolutamente inimitabile".

Inevitabile la parentesi relativa al Pallone d'Oro vinto nel '90: "Sollevarlo in casa è stato un brivido incredibile. Ricordo che lo stadio era pienissimo e il mio sorriso incantato. Condividere con i tifosi quel momento è stato fantastico: ogni giocatore gioca per i propri supporter, ma loro significano tantissimo per me".