Parola a Gabriele Gravina.
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Gravina: “Razzismo? Stiamo adottando delle normative molto più restrittive rispetto a quelle UEFA e FIFA”
L'intervista al presidente della FIGC, Gabriele Gravina: "Domani in Consiglio Federale porteremo una norma di attuazione sull'applicazione del nuovo modello di gestione che riguarda la responsabilità oggettiva"
Intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb a margine dell'incontro avvenuto fra arbitri, dirigenti, allenatori e capitani delle squadre di Serie C svoltosi in quel di Firenze, il presidente della FIGC ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente a tale riunione, soffermandosi inoltre sul tema del razzismo nei campionati italiani e sul rilancio della Lega Pro, ma non solo.
Come valuta l'incontro di oggi fra i rappresentati della società di Serie C e la categoria arbitrale?
"Incontro di grande utilità, ispirato dai principi della partecipazione fra componenti importanti come AIA e Lega Pro. Solo attraverso questi processi si cresce, attraverso la conoscenza delle regole e la volontà di applicarle".
Sono state introdotte delle nuove regole, qual è il primo bilancio che si può fare?
"Molto positivo. L'errore fa parte del gioco del calcio, altrimenti sarebbe un qualcosa di perfetto, da 0-0. Da noia. Gli arbitri stanno crescendo in professionalità, migliorando sia sul piano fisico sia tecnico. Le società possono essere contente di questa crescita, con comprensione e collaborazione come principi basilari sui quali crescere".
Come sta la sua vecchia casa, la Lega Pro?
"Mi sembra che ci sia qualità, con un campionato avvincente e popolato di piazze importanti. È un campionato che cresce, con tanti giovani che vengono utilizzati con insistenza. Uno degli asset sul quale la FIGC cercherà di andare incontro alle esigenze delle società sarà quello dell'avviamento del miglioramento dei nostri vivai".
Sistema calcio in fase di rilancio?
"C'è grande entusiasmo, con tutte le Nazionali che stanno rispondendo nel miglior modo possibile. Abbiamo ritrovato l'orgoglio, il senso di appartenenza che noi italiani avevamo perso".
Nota dolente il razzismo negli stadi.
"La mia paura è che se ne parli troppo. Uno o due episodi in via di verifica non mi sembra che possano inficiare un percorso di grande attenzione verso un fenomeno che dobbiamo debellare, non radicato nel nostro campionato ma diffuso a livello internazionale. Noi stiamo adottando delle normative molto più restrittive rispetto a quelle della UEFA e della FIFA. Domani in Consiglio Federale porteremo una norma di attuazione sull'applicazione del nuovo modello di gestione che riguarda la responsabilità oggettiva, con anche delle novità tecnologiche. Chiaro che rimane un aspetto importante, quello del medio lungo termine legato alla formazione e all'educazione dei nostri tifosi che vivono questo nostro spettacolo".
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