di Luca Bucceri
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Franco Vazquez: “Esclusione meritata con Gattuso, Dybala mi ha aiutato tanto. Messi? E’ idolo, ma…”
Le parole del "Mudo" Franco Vazquez, che ben sta figurando tra le fila del Siviglia
Una seconda opportunità non si nega a nessuno.
Lo sa bene Franco Vazquez che, andato via da Palermo per tentare una prima volta fortuna al Rayo Vallecano, ha potuto sfruttare una seconda volta l'esperienza italiana grazie a Beppe Iachini. Una nuova seconda chance per il "Mudo" al Siviglia, dopo l'esperienza passata in Spagna: "Il Siviglia una sorta di opportunità per me dopo l'esperienza poco positiva col Rayo Vallecano? Sì, esatto- ha ammesso a Continental Cordoba-. Avevo una sorta di conto in sospeso con la Liga (ride, ndr). Volevo che il pubblico spagnolo non mantenesse quel ricordo lì, perché da calciatore del Rayo, devo ammetterlo, non sono riuscito a dare il meglio di me e brillare".
Come fatto già a Palermo, il "Mudo" in silenzio fa innamorare i tifosi e gli addetti ai lavori, i gol in Supercoppa Europea e alla prima di campionato il premio per quanto fatto nel pre-campionato. Facendo un passo indietro l'attuale 22 del Siviglia ha ricordato i momenti bui in maglia rosanero, sottolineando l'importanza dell'esclusione in B con Gennaro Gattuso: "In Italia non ho fatto bene sin da subito? Avete ragione e io me ne rendevo conto. Col passare del tempo ho capito che era stata un po' anche colpa mia. Voi mi conoscete, sono una persona abbastanza chiusa e che ha bisogno di ambientarsi prima di poter esprimersi al meglio. Per questo, a distanza di anni, sono portato a pensare che quella esclusione di Gattuso dalla lista per la Serie B magari me la stavo un po' meritando. Certo, parlare col senno del poi è molto semplice, ma intanto sono convinto che da quel momento in poi sono cresciuto molto".
"Sapete chi mi ha aiutato tanto? Paulo Dybala. Con lui giocavo bene, ero Franco Vazquez, perché fino a quel momento l'Italia non aveva conosciuto il Mudo che conoscevano a Belgrano- ha proseguito Vazquez-. Adesso mi sento bene a Siviglia e sono convinto che i tre anni in cui ho giocato in Serie A mi sono serviti un sacco: sono cresciuto tatticamente e ora nella Liga avverto di essere un passo diverso rispetto agli altri".
L'ex rosanero ha concluso poi svelando le proprie intenzioni del post match contro il Barcellona: "Se ho già fatto amicizia con Messi? Beh, l'ho incontrato e ci ho giocato contro due volte la settimana scorsa, cioè nel match d'andata e di ritorno della Supercoppa Spagnola. Per noi argentini è una sorta di idolo insieme a Maradona. Scambiare la maglia con lui? Beh, come facevo?! Appena finivano le partite, Leo si ritrovava tutta una squadra a chiedergli la maglia. In compenso l'ho scambiata con Mascherano, un altro leader della nostra Nazionale. Dite che non è la stessa cosa di scambiarla con Messi? Lo so (ride, ndr), ma Javier è sempre un gran calciatore".
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