Parola al d.s. rosanero, Rino Foschi.
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Foschi: “Zamparini ha ceduto, io resterò in carica. Tifosi? Manca senso di appartenenza, nel 2002…”
Le parole del ds ex Cesena, Rino Foschi, relative alla cessione del 100% delle quote del Palermo calcio
Il Palermo non avrebbe potuto salutare il 2018 in modo migliore. Imbattuti da 13 giornate, gli uomini di Roberto Stellone, chiudono il girono d'andata con la miglior difesa e il maggior numero di punti in trasferta: un primato da record per la Serie B. Novità non solo sul campo per il club siciliano, ceduto ufficialmente dall'ormai ex presidente Maurizio Zamparini alla Sport Capital Investments, solo pochi giorni fa.
Argomento delicato su cui, il direttore dell'area tecnica del Palermo, si è soffermato durante un'intervista concessa ai microfoni di "TRM".
"Io presidente vicario? Quasi impossibile. Zamparini ha ceduto, ha passato la mano - ha ammesso Foschi - Stanno completando tutto. Io resto in carica facendo il mio lavoro per completare quello che ho iniziato quando la proprietà si chiamava Zamparini. Le operazioni verrano completate l’anno nuovo, ma è una parte amministrativa di cui io non mi occupo. Ieri sono stato con Facile, ci eravamo già conosciuti a Palermo".
Inevitabile la parentesi relativa ai tifosi, il cui rapporto con l'ex patron rosanero era ormai logoro da diversi anni: "Sono affezionato a loro. Quando siamo arrivati nel 2002-2003 c’era un presidente che arrivava in una società che non era al disastro. Abbiamo fatto il primo anno con Zamparini che era un industriale italiano che voleva far calcio. Era una novità. Lo stadio era una cosa favolosa. L’anno dopo siamo andati in Serie A e c’erano 33 mila abbonati, ma non dobbiamo dimenticarci che il Palermo erano 34 anni che non vedeva la categoria, quindi è normale che le generazioni si siano affezionate alle grandi. Poi siamo andati in Serie A e c’era la novità, poi il secondo anno nonostante l’Europa i numeri erano dimezzati. Ma è normale, non c’è quel senso di appartenenza. Non è un difetto, purtroppo è così. Il Palermo è primo in Serie B e ci sono 1800 biglietti staccati, il motivo è questo. Il Cesena era fallito è aveva 8 mila abbonati. Non è che il palermitano non è tifoso, ma è un tifoso particolare. A Genova contestano Preziosi, però 20 mila persone comprano i biglietti per il senso di appartenenza, a Palermo non è così. Li capisco e gli sono vicino ugualmente, siamo primi in classifica: minimo dovrebbero esserci 15 mila. Alla fine se andremo in A sarà un discorso diverso".
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