IL PALERMO DI BALDINI

Focus Palermo, lezione derby: la metamorfosi, i quesiti e la mission di Baldini…

Mediagol ⚽️

Catanzaro, Monterosi, il primo tempo intenso e brillante contro l'ACR Messina.

Il tecnico toscano è già riuscito a fornire un imprinting tangibile, un'identità strategica e concettuale definita, anche se ampiamente perfettibile, rivitalizzando sul piano fisico e motivazionale diversi elementi in seno alla rosa. L'ex Carrarese sta svolgendo un lavoro eccellente sotto il profilo tattico, atletico e mentale. Un processo articolato e graduale di crescita e identificazione della squadra nei meandri della sua filosofia calcistica. Audacia, indole propositiva, intensità e coraggio. Imporre il proprio gioco, fare la partita, azzannare l'avversario, detenere il comando delle operazioni e attaccare la porta. Sempre e comunque da squadra, con l'applicazione di automatismi e  sincronismi collettivi, anche a costo di esporre il fianco e correre qualche rischio.

Restare alti e corti, con le linee pronte a muoversi in modo sinergico e sequenziale per non perdere distanze e densità, è un presupposto fondamentale al fine di non creare scompensi che rischiano di diventare voragini, in termini di interspazi e profondità, da concedere alle possibili ripartenze avversarie.

Un calcio affascinante, temerario e dispendioso sotto tutti i punti di vista, la cui compatibilità con le attitudini di questa rosa, al netto di oggettivi limiti strutturali, andrà testata a medio-lungo termine.

Baldini lavora in profondità per trasmettere alla squadra la ferma convinzione che, se intrapresa con disciplina, attenzione ed entusiasmo, questa via porterà in dote benefici tali da metabolizzare in maniera indolore gli inevitabili dazi. Una forma mentis ancor prima che una corrente calcistica, da trasporre fedelmente sul rettangolo verde. Senza farsi condizionare dall'episodio, dalla circostanza infausta, dal risultato avverso, smorzando consapevolezza, convinzione ed energie nervose, perdendo di vista l'obiettivo. Dimensione mentale e tenuta nervosa non ancora tarate a dovere, com'è ovvio che sia visto le poche settimane di lavoro con il nuovo tecnico e la tegola Covid-19. La friabilità sul piano psicologico è da sempre un punto debole di questo gruppo. Il blackout psicologico patito contro l'ACR Messina nei secondi quarantacinque minuti costituisce una recidiva esplicativa in questo senso.

Tuttavia, bisognerà in fretta imparare la lezione. Sintonizzarsi sollecitamente sulla lunghezza d'onda del nuovo tecnico, predisporsi al meglio sul piano empatico  e professionale, al fine di recepire e fare propri i dettami del suo credo. Connessione, simbiosi e condivisione sono parole chiave nell'idea di calcio di Silvio Baldini. Al nuovo allenatore rosanero il compito di fornire idee, principi e strumenti utili ad esaltare le qualità dei componenti della rosa. Toccherà ai calciatori, al netto di alchimie e schemi, limitare al minimo gli errori individuali e fare la differenza sul terreno di gioco. Con un lotto di contendenti così nutrito ed ambizioso in chiave playoff, il Palermo non può certo permettersi di lasciare ingenuamente punti per strada come accaduto al cospetto della compagine di Raciti.