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Filippi: “Società? Sfiducia non so da cosa derivi. Abbiamo obiettivi ben precisi”

Filippi: “Società? Sfiducia non so da cosa derivi. Abbiamo obiettivi ben precisi”

Il mister del Palermo, Giacomo Filippi, si proietta così alla prossima stagione agonistica

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Giacomo Filippi si proietta all'imminente futuro del Palermo ai microfoni di Trm. Tra le tante tematiche affrontate nella lunga intervista, l'ex secondo di Boscaglia si è soffermato sull'operato della dirigenza rosanero ma non solo. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Società? C'è una sfiducia che non so da cosa derivi. Magari è dovuta al passato, glorioso, della squadra e della città. Tutti i nomi che sono passati hanno lasciato una certa reminiscenza nella mente dei tifosi, con la proprietà che però ha avuto un coraggio immane nell'investire nei colori rosanero. Spendere soldi al sud non è facile, oggi il presidente e la società vanno apprezzati per un lavoro oculato e preciso. Ho parlato con Mirri e con i direttori, abbiamo obiettivi e programmi precisi, con la forza comune racchiusa all'interno della parola 'lavoro'. Siamo continuamente insieme per raccordarci sui miglioramenti da fare alla squadra e alla società".

Giacomo Filippi ha poi analizzato il folto bacino di coach italiani molto preparati sotto svariati punti di vista.

"Il migliore allenatore italiano? Sono convinto che il nostro patrimonio tecnico nazionale sia davvero elevato. Allegri, Sarri, Conte, Ancelotti. Siamo davvero una patria di grandi allenatori, con tanti che fanno bene anche all'estero. De Zerbi ad esempio sostiene sempre le sue idee e adesso ha una grande possibilità in Ucraina. Guadagni? Questi non vanno di pari passo con l'incidenza tecnica sulle formazioni. Tutti gli allenatori precedentemente citati hanno dimostrato di essere i migliori con il tempo e con il lavoro, vincendo tanto ovunque sono andati".

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