Il calcio riparte in diversi Paesi.
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FIFA, Infantino: “Buoni progressi su calendari internazionali, ma rispettiamo scelte alternative”
Infantino parla della ripresa del calcio internazionale
Paesi come Germania e Portogallo sono già tornati in campo, mentre altri come Italia, Spagna e Inghilterra stanno riscaldando i motori. Soltanto Francia e Belgio, in Europa, hanno infatti definitivamente sospeso i propri campionati a fronte dell’emergenza Covid-19. Le decisioni dei singoli Governi, ad ogni modo, avranno delle ripercussioni sul mondo del calcio, che si trova a dovere fronteggiare una rivoluzione.
A dire la sua sulla complessa questione, in un videomessaggio alle 211 federazioni, Gianni Infantino. Il numero uno della FIFA si è detto disposto ad ascoltare gli esponenti del mondo del calcio dei singoli paesi. Di seguito alcuni estratti delle sue dichiarazioni.
“Su un argomento molto importante, cioè il calendario delle partite internazionali, sono felice di informarvi che abbiamo fatto buoni progressi. Confrontandoci con le varie parti interessate siamo più vicini a presentare una soluzione equilibrata, che tenga conto delle sfide e delle esigenze di tutti. Avete visto le raccomandazioni mediche che abbiamo presentato la scorsa settimana, a supporto dell roadmap per il riavvio delle competizioni, che tengano presente il principio più importante: la salute viene prima di tutto. Anche la nuova possibilità di effettuare cinque sostituzioni ha lo stesso scopo: proteggere la salute, in questo caso dei nostri giocatori. La salute pubblica deve restare la nostra priorità, senza dimenticare il benessere di giocatori, arbitri e tutti coloro che partecipano a ogni attività calcistica. Il calcio è già ricominciato o sta per farlo in diversi Paesi. Questo regala speranza per il futuro a noi e a tutti gli appassionati del mondo. Tuttavia dobbiamo anche comprendere e rispettare decisioni diverse da questa, specie da parte di coloro fra noi che hanno ancora bisogno di tempo per assicurarsi che la ripartenza avvenga in modo sicuro per tutti. Ogni Paese è diverso perché ha contesti diversi e nessuno meglio di voi conosce il modo migliore per affrontare questa enorme sfida. Serve unità per far riprendere il calcio nella sua globalità comprese le nazionali, il calcio femminile, i campionati nazionali di livello inferiore, il calcio giovanile e quello dilettantistico di base”.
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