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FC Messina, il dg Ferrante: “Palermo? Affronteremo una corazzata, ma venderemo cara la pelle. I derby con il Torino…”

L'ex bomber del Torino, attualmente direttore generale dell'FC Messina, si proietta alla sfida di domenica contro i rosanero

Mediagol77

Il Palermo affronterà domenica pomeriggio l'FC Messina.

Un derby che l'ultima volta si giocò in palcoscenici ben diversi dalla Serie D vedrà di fronte due squadre che hanno tanta fame e non vogliono steccare una gara così sentita.

Sulla valenza del match si è espresso il neo direttore generale dei peloritani, Marco Ferrante, che attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'La Repubblica', ha svelato i motivi che lo hanno spinto ad accettare l'offerta dei giallorossi. Le parole dell'ex bomber del Torino e di tantissimi club di A e B che in carriera ha realizzato 200 reti , alcune anche molto pesanti come quelle nei derby della 'Mole'.

"Affronteremo una corazzata in un derby affascinante, non sarà una gara proibitiva ma di certo non ci aspettiamo un match facile. Sarebbe bello vivere un incontro del genere in ben altri palcoscenici, non certo in Serie D, ma venderemo cara la pelle. Onoreremo la maglia e spero di assistere a uno spettacolo invidiabile per questa categoria. Che vinca la squadra migliore, che ovviamente spero sia il Messina. Carriera? Mi sono tolto soddisfazioni pazzesche durante la mia carriera vivendo gli anni d'oro del calcio italiano. All'Inter ho giocato con campioni del calibro di Recoba, Ronaldo, Vieri e Zanetti e ho esordito in Serie A nel Napoli di Alemao, Maradona e Careca; con i miei compagni di allora ho anche scritto la storia del Torino. Derby che ricordo? Ne ho giocati tanti e per quattro volte sono riuscito a scrivere il mio nome sul tabellino dei marcatori, ma sicuramente il più significativo è stato il 3-3 nella stagione 2001-2002. Partivo dalla panchina, perdevamo 3-0 alla fine del primo tempo ed entrai con una forza impressionante facendo un gol e due assist e pareggiamo la partita. E secondo me la Juventus di allora con Del Piero e Trezeguet rispetto alla Juventus di oggi era più forte".

Ferrante si è anche soffermato sulla chiamata dei peloritani e sul ruolo dirigenziale che ricopre al momento.

"La chiamata del Messina? le sfide mi piacciono, non ci ho pensato due volte. Vivere il calcio dalla tribuna o dalla scrivania è senza dubbio un'altra cosa, ma la progettazione mi è piaciuta e noi stiamo lavorando per conquistare la piazza. Siamo partiti due mesi fa senza una penna né un pallone, ma pieni di buona volontà e buoni propositi. Siamo ancora alla quinta giornata e quindi fare bilanci è troppo prematuro, ma in sette partite (tra campionato e Coppa Italia) aver ottenuto 4 vittorie, due pareggi e una sconfitta non è un bottino da gettar via per una squadra costruita da zero. Domenica spero di poter vedere tanti tifosi da una parte e dall'altra. Abbraccerò Rosario Pergolizzi con il quale siamo cresciuti nel Napoli dei miracoli, una grande persona che merita di togliersi grandi soddisfazioni ma a partire dalla prossima settimana....".