Manca ancora l'appuntamento con la vittoria numero due in campionato l'FC Messina di Massimo Costantino.
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FC Messina, Costantino: “Contro il Palermo servirà cattiveria, noi pronti a giocarcela. Biancavilla? Sembrava il mercato del pesce…”
Le dichiarazioni del tecnico dell'FC Messina, Massimo Costantino, all'indomani del pareggio maturato contro il Biancavilla nella quarta giornata di Serie D
Nuovo passo falso per i peloritani che, dopo il ko maturato in casa contro il Corigliano, viene rimontato dal Biancavilla nel match valido per la quarta giornata di Serie D. Risultato durissimo da digerire per il tecnico della compagine siciliana che, oltre a vedere sfumare due preziosissimi punti che avrebbero potuto cambiare la classifica della sua squadra, preoccupano in vista del delicatissimo match contro il Palermo reduce invece da quattro successi consecutivi che gli hanno permesso di conquistare la vetta della classifica del Girone I insieme all'Acireale.
“Loro scenderanno in campo per vincere - ha dichiarato Costantino ai microfoni di "Messinasportiva.it" - Ce la giocheremo, la nostra filosofia resta quella. Dovremo calarci nel girone, essere meno belli ma più pratici, svegli, cinici e cattivi. Fino al secondo rigore abbiamo controllato tranquillamente la partita, non ricordo un intervento importante del nostro portiere. A difesa schierata abbiamo commesso invece l’errore che ha originato il 2-2”.
Infine, l'allenatore, ha analizzato la gara contro il Biancavilla: “Sapevamo che esiste la compensazione. La prima cosa che ci siamo detti nello spogliatoio nell’intervallo era di non toccarli in area. Ma purtroppo al rientro in campo è arrivato subito un fischio. Poi abbiamo subito il secondo, a mio avviso sbagliato, perché l’intervento mi sembrava fuori area, e perso una possibile vittoria. Peccato, perché episodi così vanificano la prestazione e una lunga fase di possesso, sono determinanti. Siamo scesi in campo per vincere ma non è facile giocare con interruzioni continue, c’era un fischio ogni quindici secondi. Sembrava il mercatino del pesce o della frutta più che una partita di calcio. Lo abbiamo permesso e anche il direttore di gara lo ha consentito. E quindi non siamo riusciti a esprimerci come volevamo. L’avevamo chiusa con il 3-0 di Carrozza, vanificato dal palo. Sono rammaricato, perché non siamo più riusciti a giocarcela e quando non te lo consentono devi essere bravo a vincerla comunque. Se non te lo permettono devi calarti nella parte”.
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