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Doda: “Fare gol con questa maglia è una cosa che non si dimentica. Condizione? Siamo quasi alla perfezione, l’Acireale e l’FC Messina…”

Le dichiarazioni del difensore rosanero, Masimiliano Doda, tra presente, passato e futuro

Mediagol93

Parola a Masimiliano Doda.

Prosegue spedito il cammino in Serie D dell'SSD Palermo, primo in classifica del Girone I a punteggio pieno e ancora imbattuto dopo ben 5 gare di campionato.  Sono cinque, dunque, i successi fino ad ora collezionati dalla compagine di Rosario Pergolizzi che, domenica pomeriggio, ospiterà fra le mura del “Renzo Barbera” la Cittanovese. Ed è proprio in vista del prossimo impegno dei rosanero che il difensore Masimiliano Doda, è intervenuto durante la trasmissione "Siamoaquile" in onda su "TRM" per raccontarsi tra presente, passato e futuro e analizzare il momento vissuto dalla squadra.

“Sono nato in Albania e ho vissuto lì anche fino a 7 anni, il mio nome è con una S sola perché non esiste la doppia S. Gol contro il Roccella? Avevo visto Santana in mezzo, per non sbagliare posso dire che era un tiro-cross . È stato un inizio di stagione positiva, dobbiamo cercare di fare più punti possibili per centrare il nostro obiettivo. Il gruppo di giovani che abbiamo ha tanta qualità e lo si è visto anche con i gol di Kraja, tutti vogliamo metterci in mostra e quindi è normale che ci sia competizione. Abbiamo legato molto e abitiamo tutti nei pressi di Mondello. Gol? Avrei preferito segnare in casa, ma averlo fatto in trasferta con tutti i tifosi che ci hanno seguito è qualcosa di inspiegabile. Fare gol con questa maglia storica non è una cosa che si dimentica facilmente". 

Il difensore ha inoltre parlato del suo ruolo e della condizione atletica della squadra: “Io sono un giocatore maggiormente difensivo e preferisco stare dietro, ma se da dare una mano sono propenso a farlo. Avversario? Il Messina ci ha fatto capire che siamo un gruppo unito e riusciamo a uscire tutto insieme dalle difficoltà, c’è stata la dimostrazione della solidità del gruppo. Senza dubbio la squadra che ci ha dato più filo da torcere. L’Acireale è un’ottima squadra, pensiamo partita dopo partita e pian piano ci iniziamo a immedesimare nel campionato. Condizione fisica? Penso che nelle prime partite sia un po’ visto che non eravamo al top della forma, però pian piano stiamo migliorando e a mio parere siamo quasi alla perfezione. Ci vorranno uno o die gare per essere al top. Infortunio. Cittanobese? Le squadre non iniziamo a studiarle subito, guardiamo i video qualche giorno prima per vedere le individualità che hanno. Quando si gioca contro una corazzata si tende sempre a dare di più, ricordo quando ero alla Samp e magari ci scontravamo contro l’Inter o la Juventus”.