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Di Piazza: “Palermo, non è business. Vi spiego perché ho voluto acquisire il club”

Il vicepresidente del Palermo Tony Di Piazza si racconta, tra passato, presente e futuro. E l’avventura col Palermo...

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Tony Di Piazza si racconta, tra presente, passato e futuro.

Il vicepresidente del Palermo, ai microfoni di ‘Metropolitan Magazine’, ha parlato dei suoi trascorsi, dalle origini siciliane al trasferimento oltre i confini, fino all’arrivo negli Stati Uniti: “A 8 anni mi sono trasferito in Svizzera con i miei genitori. A 14 anni, sempre insieme a loro, siamo andati a vivere negli States. Il rapporto si è rafforzato negli ultimi 25 anni grazie al NYCANTA (Festival della Musica Italiana di NY) che ha ospitato collaborazioni con diversi artisti italiani e molte iniziative sociali, tra le quali la raccolta fondi per i terremotati in Italia”.

Tanti gli impegni dell’imprenditore italo-americano. Tra questi, da pochi mesi, anche la gestione a distanza del Palermo: “Il mio coinvolgimento è stato possibile grazie all’affetto verso la mia terra d’origine, unita alla passione per il calcio. Sicuramente non per il business. È anche un modo per dare lustro agli emigrati della nostra terra e rispettare i nostri cari antenati. Non siamo più quelli che hanno lasciato la Sicilia con la cosiddetta ‘valigia di cartone’. Posso solo cercare di trasmettere un impegno sincero da parte mia, agendo in modo corretto e negli interessi della nostra squadra”.