Tre sconfitte consecutive, crisi di gioco e di risultati, primato dilapidato in un mese, sei punti di distacco dal duo di testa composto da Frosinone ed Empoli.
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Crisi Palermo: Zamparini e la versione che non ti aspetti. La posizione di Lupo e Tedino…
Il patron piomba in ritiro a Coccaglio ma sceglie la strada della coesione e del supporto psicologico per aiutare la squadra a superare la crisi. Niente sfuriate tumultuose e interventismo tranciante. Nessun ultimatum ma adesso...
Il ritiro di Coccaglio a fungere da terapia intensiva per ritemprare mente, muscoli e spirito e coniare accorgimenti tattici utili ad invertire il trend e risalire la china.
Ritiro in cui è piombato ieri il patron per scrutare ancora più a fondo nei meandri di un Palermo che sembra aver smarrito identità, condizione ed autostima.
Stampa specializzata ed opinione pubblica preconizzavano sfuriate aspre e tumultuose, come da repertorio classico dell'imprenditore friulano, con tanto di brusca reprimenda ai calciatori, interventismo tranciante all'insegna della delegittimazione dei dirigenti, proverbiale ultimatum al tecnico di turno.
Nulla di tutto questo. Un Maurizio Zamparini particolarmente moderato e costruttivo nel suo approccio con la squadra.
Rivolgendosi ai calciatori, il proprietario del club di Viale del Fante ha insistito molto sull'aspetto psicologico e motivazionale, ribadendo la piena convinzione che l'organico costruito in estate dal direttore sportivo Fabio Lupo abbia nelle sue corde qualità e risorse, tecniche e morali, utili a centrare l'obiettivo prefissato.
Consapevolezza espressa con forza a gruppo e singoli, al fine di stimolare orgoglio ed amor proprio e ripristinare il concetto di autostima in seno ad un organico che era stato capace, prima della crisi di febbraio, di conquistare il primato mettendo in fila tutte le contendenti. Apprezzamento che, implicitamente, legittima oculatezza e qualità del lavoro in sede di mercato estivo del ds in sinergia con il tecnico.
Il patron avrebbe ovviamente ricordato l'importanza, sotto ogni punto di vista, della conquista della promozione in massima serie per il presente ed il futuro del club.
Clima sereno e cordiale anche con il direttore sportivo Fabio Lupo.
Il rapporto tra le parti permane saldo e improntato su crismi di assoluta stima e fiducia reciproca.
La posizione del dirigente abruzzese, ad oggi, non è in discussione.
Non trovano alcun riscontro oggettivo gli spifferi mediatici e le indiscrezioni relative a presunte crepe col patron che metterebbero in dubbio il futuro dell'attuale direttore sportivo rosanero.
Anche nella giornata di ieri, Zamparini avrebbe analizzato a lungo ed in profondità con il tecnico Tedino e lo stesso Lupo l'attuale situazione della squadra, nell'auspicio di concertare soluzioni ed accorgimenti utili ad uscire dal tunnel della crisi.
Nessun ultimatum palesato al tecnico, né pathos da ultima spiaggia a caratterizzare la trasferta contro la Pro Vercelli. Il patron ha scelto la strada dell'analisi razionale del frangente negativo e del supporto psicologico e motivazionale alla squadra per superare il momento nero.
Coesione e sinergia, ora più che mai, tra tutte le componenti e fiducia ribadita al tandem Lupo-Tedino, sulla scorta di quanto di buono costruito dal binomio tecnico-dirigenziale nel girone d'andata. La convinzione che filtra è che potrebbe bastare la scintilla, mentale e nervosa, di una vittoria per rimettere tutti i tasselli al proprio posto e riprendere la marcia verso la promozione.
La pazienza di Zamparini è una piacevole novità ma non costituisce di certo patrimonio inesauribile in assenza di reazione e risultati.
Le prossime sfide contro Pro Vercelli ed Ascoli dovranno portare punti pesanti in dote senza se e senza ma. In caso contrario è facilmente deducibile che tornerebbe ad imperversare la versione originale, vulcanica e tracimante, dell'imprenditore friulano: a quel punto rischierebbero inevitabilmente tutti. Nessuno escluso.
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