“Virus sconosciuto ma tende a dividerci tra diverse fasce di popolazione. Pluralismo e articolazione delle istituzioni devono essere di energie positive. Dobbiamo fare ricorso a capacità e senso di responsabilità per creare convergenze. Anche con osservazioni critiche ma senza disperderle in polemiche scomposte o nella ricerca di vantaggi di parte. La libertà rischia di indebolirsi quando si abbassa il grado di coesione e di unità tra le parti. È questa la prima responsabilità delle istituzioni democratiche, a tutti i livelli, e questa è la lezione che la pandemia ribadisce con durezza”.
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Coronavirus, l’appello di Mattarella: “Stop a divisioni e polemiche. Nessuno pensi ‘a me non succederà'”
Il messaggio del presidente della Repubblica, intervenuto nel corso dell'assemblea dell'Anci
Sono queste le dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla luce della piega presa dalla crisi sanitaria del nostro paese, rilasciate durante l'assemblea annuale dell’Associazione dei comuni d’Italia svoltasi oggi nell’auditorium della Conciliazione di Roma.
“Nessuno si lasci ingannare dal pensiero ‘a me non succederà‘: questo modo di pensare si è infranto contro innumerevoli casi di disillusione, di persone che la pensavano così e sono state investite dal coronavirus. Abbiamo dovuto – e dobbiamo tuttora – purtroppo piangere la morte di tante persone; di ogni età, anche tra i giovani. E non dobbiamo dimenticarcene, per rispetto nei loro confronti”, ha poi concluso Mattarella.
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