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Maurizio Ciaramitaro è soltanto lultimo della lista dei giocatori palermitani costretti a lasciare la propria città e il club rosanero per tentare di trovare fortuna altrove. Prima di lui, su tutti, tornano in mente i casi recenti di Leandro Rinaudo e Pietro Accardi. La domanda è dobbligo, perché? La redazione di Mediagol.it lo ha chiesto al centrocampista palermitano che ha da poco rescisso il contratto con la società di Viale del Fante. Probabilmente è stato fatto un certo tipo di politica in cui è evidente che vengono un po emarginate le persone del posto, sia a livello di giocatori ma penso anche a livello societario. Io credo che se un anno e mezzo fa Colantuono ha deciso di farmi rimanere non è perché ero suo figlio o suo nipote ma perché evidentemente avrà ritenuto che potevo stare nella rosa ma poi la società fa le sue valutazioni ha spiegato il giocatore palermitano - scelte anche legittime e comprensibili perché io non sono più un ragazzino ed è chiaro che loro non possono guadagnare su di me ed è giusto che puntino su dei giovanissimi bravi e di talento. In questo vanno fatti i complimenti al Palermo perché la società ha sempre lavorato bene, pescando giovani in giro per il mondo. Sul discorso palermitani non so dare una spiegazione, è la politica della società. Poi Ciaramitaro rivolge un saluto ed un messaggio ai sostenitori rosanero. I tifosi del Palermo sono unici, sono sempre vicini alla squadra e non fanno mai polemiche. E normale che ogni tanto magari vorrebbero un po di più dalla propria squadra ma ci sta, fa parte dellindole del tifoso che ama la sua squadra ha aggiunto - ma credo che questi ragazzi, così come i giocatori, vanno solo elogiati per quello che ci hanno dato in questi anni di Serie A perché alla fine ci hanno sempre fatto sentire una squadra importante, portando in alto il nome della nostra città che è fondamentale.
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