Giovanni Giammarva torna a parlare delle intricate vicende societarie relative al Palermo Calcio.
serie a
Cessione Palermo, parla Giammarva: “Credito ex Alyssa? Il problema è un altro. La sentenza del Tribunale…”
Le parole dell'ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, sugli ultimi accadimenti in casa rosanero
Il club di viale del Fante prosegue la sua lotta verso la salvezza societaria, con il duo De Angeli-Foschi, impegnato nella ricerca di un nuovo acquirente che possa rilevare il 100% delle quote del club per ripianare con assoluta tempestività i problemi economici in cui attualmente versano la società siciliana prima delle scadenze Covisoc. In particolare, proprio nelle ultime settimane, la voce di una possibile cessione al fondo statunitense York Capital Management è diventata sempre più insistente.
Un argomento, quello relativo ad un possibile imminente passaggio di consegne su cui si è espresso anche l'ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, soffermatosi inoltre sulla questione relativa al credito ex Alyssa (la società rosanero vanta adesso il credito nei confronti della Palermo Football Club Spa, ndr).
"Che il credito possa nuocere gli acquirenti? Bhè, queste sono valutazioni che deve fare l'acquirente - ha ammesso Giammarva durante un'intervista concessa ai microfoni di TRM - però, sulla base di com'è cambiato tutto lo scenario di questo benedetto credito e di tutta questa situazione finanziaria, queste sono valutazioni che devono essere fatte con la massima attenzione".
"Io - ha continuato Giammarva - mi pongo un altro problema, se arriva una società nuova che mette la liquidità il problema è risolto. Ma io sinceramente devo esprimere delle perplessità: innanzitutto io mi sono trovato a dover mandare questi documenti alla Covisoc, dove c'era questo credito di 40 milioni, credito che oggi si è ridotto a 20 milioni. Credito che è stato esaminato anche dai periti del tribunale che hanno lavorato, appunto, per la fallimentare, dove hanno detto che il credito non era falso, ma che non c'erano elementi per determinarlo come credito falso o credito vero. La sentenza del tribunale fallimentare è diventata definitiva ormai, perché tra l'altro la procura non l'ha neanche appellata nei termini che c'erano dal 29 marzo - hanno avuto un mese -, e loro non l'hanno neanche appellata. Poi, è stata anche resa definitiva anche dal Tribunale del Riesame e addirittura anche dalla Cassazione, sull'indagine che ha svolto poi invece la procura di Caltanissetta, perché si presumeva che ci fosse una corruzione tra me e il giudice delegato, cosa che invece la cassazione ha totalmente eliminato come reato, perché inconsistente, e quindi ha addirittura annullato tutte le ordinanze e tutto quello che riguardava questo tipo di reato".
© RIPRODUZIONE RISERVATA