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Brescia, Cellino e il dietrofront su Balotelli: “Ho detto una c****ta. Futuro? Spero resti, ma a gennaio…”

Le dichiarazioni del presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino, dopo il caso Balotelli

Mediagol93

Massimo Cellino torna a parlare.

Prosegue il momento delicato per Mario Balotelli, poco impiegato dal tecnico Fabio Grosso, e recentemente vittima di cori razzisti durante la sfida tra Verona e Brescia. Episodio a margine del quale, il presidente delle Rondinelle Massimo Cellino, ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno fatto discutere tutto il mondo del calcio. "Cosa devo dirvi su di lui? E' nero, ma sta lavorando per schiarirsi e ha molte difficoltà...". 

Parole che stesso numero uno del Brescia, intercettato dal noto programma televisivo "Le Iene", ha voluto chiarire.

 "Volevo sdrammatizzare, forse l'ho fatto un po' troppo (ride ndr.). Io sono cattolico, non posso essere razzista. Intendevo che se a voi non va bene così com'è cosa deve fare questo ragazzo? Si deve schiarire. Mario è triste perché non riesce ad esprimere il suo calcio. Ci parlo tutti i giorni. Scuse? Non l'ho mica offeso io a Mario. Quando la mia battuta è stata interpretata in quel modo io mi sono preoccupato più di come sarebbe uscito Balotelli che di tutto il resto. La mia frase è stata strumentalizzata, ma ho detto una caz...ta".

 "Chi lo insulta non è razzista, è un cog...ne che viene allo stadio solo per insultare. Mario fa vedere che è un guerriero che sfida tutti, ma non è così. Lo vedi che è un omone alto un metro e novanta, ma se facesse vedere che soffre ed è fragile magari capirebbero. Lui ha bisogno di molto più affetto di quello che sembra. Giocare in Serie A per salvarsi significa un grosso sacrificio. Magari Mario pensava fosse più semplice… Lui ha la libertà di poter andar via gratuitamente: deve scegliere la strada in salita o quella in discesa. Se va via, abbiamo perso la scommessa entrambi. Stai a Brescia e fai vedere che sei venuto qui per farci vincere".