205 gol in serie A totalizzati dal 1982 al 2004, 56 presenze in nazionale e 27 gol.
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Bologna, i ricordi di Fontolan, lite Baggio-Ulivieri? Roberto fece una pirlata! Quando li ho visti piangere…
Davide Fortolan vent'anni dopo, racconta il suo punto di vista da attore non protagonista di una delle liti più famose della storia del calcio italiano: quella fra Roberto Baggio e Ulivieri in occasione di Bologna-Juventus...
Roberto Baggio, fuoriclasse assoluto del nostro calcio, è stato uno dei sette giocatori in grado di superare il record dei 200 goal nella massima serie. Un mito che unisce tutti o quasi, dribbling, assist, gol e carattere introverso rendono l'ex attaccante della Nazionale un personaggio di certo non banale. Ai microfoni del 'Corriere di Bologna' Davide Fontolan, ex centrocampista rossoblu e compagno di Roberto Baggio, ricorda un aneddoto molto particolare che lo lega al trequartista di Caldogno, il riferimento è ad una lite furiosa scoppiata tra lo stesso Baggio e l'allora allenatore degli emiliani Renzo Ulivieri, in occasione di una sfida tra Bologna e la Juventus datata 1998. Ulivieri preferì schierare Fontolan titolare nel match contro i bianconeri proprio a discapito di Baggio. La scelta non venne digerita dal "Divin Codino" che perse le staffe tanto da non presentarsi in panchina. A fare da paciere fu lo stesso Fontolan, come dichiara l'ex Inter al quotidiano emiliano: ”Con Ulieviri purtroppo non parliamo da quando non volli seguirlo al Napoli. La lite tra Ulivieri e Baggio? Ero dalla parte di Ulivieri: Baggio aveva fatto una pirlata nei confronti del gruppo. Risolvetti io tutto, ma vidi sia Ulivieri che Baggio piangere. Avrebbe potuto evitare quel casino, se mi avesse ascoltato a fare giocare Baggio e non me contro la Juve. Ma non mi ascoltò”. Il calcio è notevolmente cambiato da allora: “Adesso più che giocatori sono personaggi. Quando mi presentai al campo con una Lamborghini, Ulivieri mi intimò di venderla e dovetti farlo. Un tempo si stava bene, ma dovevi rispettare le regole. Oggi non ci sono più.”
Di Giulia Marraffa.
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