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Batistuta: “Un giorno chiesi al dottore di amputarmi le gambe. Volevo essere Maradona…”

Batistuta: “Un giorno chiesi al dottore di amputarmi le gambe. Volevo essere Maradona…”

Lunga intervista dell'ex centravanti che ha affrontato diverse tematiche, dal calcio attuale a quello dei suoi tempi, passando per la nazionale argentina

Mediagol8

Ecco l'intervista di Gabriel Batistuta al quotidiano spagnolo Marca.

Comincia spiegando in quale campionato si adatterebbe ad oggi secondo lui: " Il calcio è cambiato. Ai miei tempi il calcio italiano era più esigente di adesso, oggi il calcio inglese sarebbe stato una buona opzione per me". Sul calciatore che attualmente gli somiglia di più, fa diversi nomi: "Cavani, Luis Suárez, Higuaín, Icardi…ce ne sono diversi che sono abbastanza simili a me". Mentre tra i difensori migliori del suo tempo e quelli attuali, risponde: "Baresi, Nesta, Maldini, Chamot, Vierchowod. Penso che sia stato più difficile superare loro rispetto a quelli di adesso. Adoro soprattutto Sergio Ramos, Fazio, Godín, Mascherano, Piqué e Varane".

In seguito inizia a parlare di sè stesso, e se si fosse mai sentito deluso dal calcio: "Deluso, forse sfinito. Perché il rapporto con il calcio è stato professionale, ho dato tutto ed è stato reciproco. Mi sono stancato dopo tutto il tempo che mi ha preso. È logico, a qualsiasi calciatore succede. Ecco perché ho impiegato molti anni per stare vicino ai miei familiari. Solo due giorni dopo aver smesso, non potevo camminare. Le mie caviglie sono seriamente ferite, la mobilità è scarsa, ma per fortuna ora mi fanno poco male. Per un po’ è stato difficile per me alzarmi e andare in bagno e prendere un sacco di antidolorifici. Ora ho una buona qualità della vita perché la felicità passa attraverso molti fattori". A causa del dolore ha pensato anche di farsi amputare le gambe: "Un giorno sono venuto in clinica e ho detto al dottore che non potevo più sopportare il dolore, gli ho chiesto che se fosse stato possibile, l’avrebbe amputata - ha confessato l'argentino - Non potevo più sopportare il dolore".

Sulla nazionale argentina e la dipendenza da Messi, questo il suo punto di vista: "Sfortunatamente non si può giocare bene, sono passati diversi allenatori, ci sono stati anche cambiamenti istituzionali nell’AFA e tutto ciò ha influenzato il lavoro e la ricerca di uno stile di gioco. Messi è il migliore e lascia tutto per conquistare una Coppa con l’Argentina, ma è vero che dobbiamo mettere insieme una squadra che lo colleghi al suo gioco. Proprio come il Barcellona che si è adattato Messi". Poi l'ex attaccante di Fiorentina, Roma e Inter ha svelato chi secondo lui potrebbe essere il miglior compagno di reparto della Pulce in Nazionale: "Higuain, Icardi o Aguero più arretrato. Per me Higuaín non può mancare nella nazionale argentina". Chiude rivelando quale giocatore avrebbe voluto essere, e la risposta di certo non sorprende: "Maradona, ma non è stato possibile. Ma la cosa importante è che sia riuscito a giocare insieme a lui".

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