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Accardi: “Vicino a chi sta soffrendo per questa crisi. Non vedo l’ora di abbracciare i miei cari ed i miei compagni”

"Non immaginavo di poter mai vivere un’esperienza simile, ma ho la convinzione che l’essere umano, seppur con qualche disagio iniziale, abbia le capacità di adattarsi a qualsiasi cambiamento"

Mediagol92

Da palermitano sono fiero del senso di responsabilità che i miei concittadini stanno dimostrando in questi giorni hanno capito che bisogna stare a casa per sconfiggere il virus".

Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni del sito ufficiale del club di viale del Fante da Andrea Accardi. Il difensore rosanero ha poi proseguito parlando dell'attuale situazione che sta attraversando l'intera popolazione mondiale, costretta a restare nelle proprie abitazioni per cercare di superare la crisi sanitaria legata al coronavirus: "Sono vicino a chi sta soffrendo per questa crisi, non soltanto chi è stato contagiato ma anche chi è in cattive condizioni economiche. Per un genitore è una tragedia non poter garantire un pasto ai propri figli, per questo è fondamentale che le istituzioni sostengano concretamente coloro che in questo momento non possono lavorare, allo stesso tempo condanno qualsiasi episodio di violenza che rovinano l’immagine di un intero popolo".

Accardi è fiducioso sul futuro, il difensore palermitano non vede l'ora di tornare alla normalità: "Non immaginavo di poter mai vivere un’esperienza simile, ma ho la convinzione che l’essere umano, seppur con qualche disagio iniziale, abbia le capacità di adattarsi a qualsiasi cambiamento. Io sto vivendo l’isolamento insieme ai miei genitori, non vedo da giorni la mia fidanzata Alessia, mia sorella, mio fratello ed i miei nipoti - ha raccontato -. Non vedo l’ora di abbracciare i miei cari ed i miei compagni, ricondividere lo spogliatoio, fare una super cena di squadra e tornare ad essere quel fantastico gruppo unito che ha fatto la differenza in questi mesi”.