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Accardi: “Sono un tifoso del Palermo, nessun rimpianto per l’aver accettato la Serie D. Tutta la verità sugli inglesi e l’arrivo dei Tuttolomondo…”

"Sono sempre stato abituato a partire da dietro le quinte, dalle giovanili alla prima squadra. Ovviamente quando non giocavo non potevo essere felice, ma ero contento perché la squadra vinceva"

Mediagol92

Punto di riferimento.

Andrea Accardi si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa da mister Pergolizzi, non facendo pesare l'assenza di Crivello, ancora ai box per infortunio. Il difensore centrale palermitano nel match contro il Giugliano non era al 100%, eppure ha fornito un prestazione di altissimo livello: "Sì, durante la settimana ho avuto l’influenza e fino al viaggio non sono certo stato bene, ma devo ringraziare lo staff medico che mi è stato vicino, fisicamente e mentalmente. Non era per niente facile scendere in campo domenica, ma mi ci hanno portato loro".

Intervistato da Il Giornale di Sicilia ha poi parlato del suo rapporto con Pergolizzi: "I messaggi vanno dati ogni giorno in allenamento. Fa piacere aver fatto bene e devo continuare così per tutto il campionato. Se ho mai avuto rimpianti per la scelta di esser rimasto al Palermo in Serie D? Mai, assolutamente. Sono sempre stato abituato a partire da dietro le quinte, dalle giovanili alla prima squadra. Ovviamente quando non giocavo non potevo essere felice, ma ero contento perché la squadra vinceva e il bene della squadra vale più di ogni altra cosa. Rimpianti però non ne ho avuti mai, sono un tifoso del Palermo".

Accardi, oltre ad essere legato ai colori rosanero, è un grandissimo tifoso del Palermo: "La prima gara allo stadio? Un derby, appunto, di Serie B. Palermo-Messina, giocava mio cugino (Pietro Accardi, ndr) che è stato ovviamente il mio primo modello. Ero piccolissimo, lui giocava nel Palermo e non poteva che essere la mia fonte di ispirazione. Poi mi sono legato tantissimo a Giovanni Tedesco, che mi ha allenato nelle giovanili e che sento spesso".

Tutta la trafila delle giovanili con la maglia rosanero, con lui anche La Gumina e Fiordilino: "Li sento ogni giorno, così come Bellusci. È stato un maestro, mi ha fatto crescere tanto e sono felice della sua cavalcata col Monza". Proprio Bellusci, nella scorsa stagione, è stato il primo a far scattare il campanello d'allarme: "L’era inglese l’abbiamo vissuta veramente male, perché il direttore Foschi ci aveva fatto capire subito tutto. Semmai con Tuttolomondo ci siamo illusi. Si sono presentati con auto di lusso e bodyguard, hanno fatto un po’ di film, ma hanno preso in giro una città intera".

Infine, Accardi ha parlato dei tifosi palermitani che, nonostante la categoria, riempono ogni domenica lo stadio per supportare la squadra rosanero: "Se me l'aspettavo? Sì, perché i palermitani sono attaccati alla propria città. Poi c’è chi tifa per le squadre del nord e questo mi fa male, ma se dovessero esserci 400 mila tifosi del Palermo, spero che siano attaccati morbosamente alla maglia come me. Per noi, vedere 15-16 mila persone allo stadio in Serie D, deve essere un motivo di orgoglio. E io sono orgoglioso di essere palermitano".