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Accardi: “Serie D campionato ‘ignorante’, ecco cosa serve per vincere. Acireale? Noi poco brillanti, contro il Castrovillari…”

Le parole del difensore rosanero, Andrea Accardi, in vista della delicata sfida contro il Castrovillari

Mediagol93

Parola ad Andrea Accardi.

Prima la promozione in massima serie sfiorata con l'U.S. Città di Palermo, poi la Serie D con la nuova società costituta dal duo Mirri-Di Piazza: stiamo parlando di Andrea Accardi, difensore classe '95 e unico giocatore della vecchia rosa rimasto anche nel campionato dilettantistico. Il calciatore, che in estate si è legato all'SSD Palermo, proprio in questi giorni ha accusato un fastidio al flessore della gamba destra che potrebbe impedirgli di scendere in campo in occasione della sfida contro il Castrovillari: sfida in programma domenica prossima alle 14:30. Un impegno importante su cui, lo stesso Andrea Accardi, si è espresso ai microfoni di "TRM" durante la trasmissione "Siamoaquile".

"Acireale? Purtroppo è andata male. Io analizzo le partite non il risultato, alcune che abbiamo giocato meno bene le abbiamo vinte. Con l’Acireale abbiamo avuto tante occasioni. L’importante è continuare a lavorare, abbiamo 5 punti di vantaggio. Adesso dobbiamo vincere contro Castrovillari e Troina e chiudere il girone di andata nel migliore dei modi. Serie D? È un campionato tosto e 'ignorante'. In casa puoi giocare meglio, mentre in trasferta dobbiamo calarci nelle realtà che troviamo. Abbiamo sposato un progetto, stiamo partendo dalla serie D. Nel campionato dilettantistico non trovi l’organizzazione che c’è in B o C, ma è una cosa normale. Abbiamo metabolizzato la sconfitta contro l’Acireale. Quella con Savoia è stata decisa dall’espulsione di Ficarrotta, mentre con l’Acireale non siamo stati brillanti, poi tra l’altro anche gli episodi non ci sono andati nel verso giusto. Dopo l’espulsione di Lancini ci siamo spinti in avanti e purtroppo abbiamo preso il 3-1, il nostro intento era quello di trovare quantomeno il pari. Tifosi che tifano per le big? Si vede anche in questo periodo di crisi che criticano. I tifosi quelli veri del Palermo non criticano. Palermitanità? L’hanno recepita tutti. A Petralia il primo giorno c’era un sacco di gente, alcuni che non erano mai stati qui non ci credevano. Da altre parti non trovi tutta questa gente. Maglia rosa? Manca non giocare con la maglia rosa. È la maglia che rappresenta la città di Palermo. Adesso però l’attesa è finita".

Accardi ha infine ricordato la famosa finale di Coppa Italia che, il Palermo, disputò il 29 maggio 2011 contro l'Inter: "Finale di Coppa Italia con l’Inter? Ricordo il viaggio di andata in pullman; la finale in curva sud con mio fratello e gli amici e il ritorno pesantissimo in pullman dopo la sconfitta. È la partita più bella insieme quella con la Sampdoria in cui il Palermo sfiorò la Champions League".